venerdì 10 aprile 2015

SINCERO PENSIERO PRIMO

SINCERO PENSIERO PRIMO

Scrivo in prosa perché è bello.
Scrivo per me perché è utile.
Unisco la prosa alla poesia perché conosco Baudelaire.
Scrivo un pensiero sincero da rammendarmi quando penso ad altro.

Io sono figlio del mio tempo; in quanto tale non posso essere realistico.
Io sono lo psicologo di me stesso mi gestisco come posso gestirmi attraverso la forza di volontà. Il grado più alto della forza di volontà è il diventare schiavi di sé stessi.
L'ho detto e lo ripeto, sono figlio del mio tempo! Lo capirò mai? O penserò di averlo appreso quando in realtà non saprei come essere altrimenti(Se un albero esiste non si può dire che non esista, come si deduce da “Eureka di E.A.Poe)? Ma fosse solo quello il mio difetto esistenziale.
La mia anima mai più potrà stendersi per ogni spazio e ogni periodo della storia, ma ecco che di seguito io vi descrivo la perfezione con cui l'autore dovrebbe scrivere per i suoi lettori:
Io sono
Qui ed ora
In ogni punto di questa dimensione

Conosco l'italiano, e non altre lingue. Sono figlio del mio paese. Figlio del mio paese e del mio tempo, una bella famigliola con tanti pregiudizi, tante restrizioni, tante cose che non potrà capire.
Facile è scriverne, quasi impossibile prenderne conoscenza, disumano prenderne atto.

Ma io vedevo, vedo ancora e ancor se ne avrò il permesso vedrò figli di altre famiglie. Fugaci apparizioni di personalità che riescono a stendersi, che si portano dove meritano di stare, e il naufragar è loro dolce nel nostro comune mare.

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