lunedì 6 ottobre 2014

UN MORTO

Qui di seguito vi propongo un mio saggio, dedicato ai morti di guerra innocenti di tutti i tempi e di tutte le nazionalità.
A venerdì per il prossimo articolo! Ci conto.
Buon pomeriggio.


UN MORTO

Un morto è morto e questo basta a far capire la situazione.
Ci sono diverse tipologie di morti, ma tutti hanno una caratteristica: sono freddi. Sono freddi, morti, ognuno con un passato alle spalle.
I morti sono zitti, sordi, muti, non ti giudicano, se ne fregano di te, ti ignorano; in poche parole sono dei gran maleducati.
Ma quel morto prima era vivo, può sembrare cosa scontata, ma non lo è poi così tanto. Non lo sapevi? Lieto di averti illuminato.
E vediamo un po', quando era vivo... aveva una famiglia, forse anche un lavoro... chissà come è morto. Era in compagnia? Chissà che effetto deve fare vedersi morire una persona dinnanzi. La persona gira gli occhi una volta per tutte e cade, per non rialzarsi mai più dal suo sonno profondo. Addio, il vivo è morto, è morto e più non ritornerà. Certo il pensiero un po' spaventa, e faremo bene a spaventarci. Alla morte non ci si può opporre, di lì si deve passare,  ricco o povero di lì sempre si deve passare, passerai in maniera differente, ma le ossa son tutte ossa, perfettamente uguali. Un morto, in poche parole. Morto. Morto, e nessuno che lo resusciterà. Che tipo di morte abbia fatto in fondo non è poi cosa importante, ora è morto, magari ha ancora dei brandelli di pelle attaccati, sembrerà guardarti, ma è morto, non siamo in un film dell'orrore. E i morti esistono veramente. I morti. A bizzeffe. 
La morte è quindi la patologia più grave che può affliggere un umano, e per questo bisogna averne rispetto, non si può curare, ed anche per questo la morte va rispettata. Il morto ha perso energia, se è appena morto forse è ancora caldo, sarai uno degli ultimi, se non l'ultimo a sentire il suo calore, buono o cattivo che esso sia, il calore è sempre quello. La morte è morte ed in quanto morte va rispettata. Ma i morti ci rispettano? Sono morti! Magari ci hanno fatto un dispiacere, a morire, e poi se ne fregano, ci sono completamente indifferenti.
Caro morto, se mi senti, forse è meglio questa tua innocente indifferenza, se non mi senti, meglio così, vuol dire che sei sincero.


Il signor D

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