lunedì 31 agosto 2015

EDGAR ALLAN POE

EDGAR ALLAN POE

CULTURA D'ESTATE 84


Qualche giorno fa ho pubblicato su letteratura rossa, della quale vi voglio ricordare il link, come ogni giorno(E vi raccomando di farci un giro, di diffondere il più possibile e di lasciare dei commenti, mi fa molto piacere ed incentiva il lavoro):
letteraturarossa.altervista.org
dicevo, ho pubblicato un mio breve saggio sul grande scrittore americano Edgar Allan Poe.
Che dire, ne abbiamo parlato in moltissimi post del cultura d'estate, e anche prima, oggi vi faccio questo regalo, a conclusione del ciclo delle principali cose da sapere su di lui. Se mi avete seguito sapete di cosa parlo e perché è così importante(Potete anche fare un salto nella sezione aforismi e riflessioni).
Vi avevo promesso il saggio "Sull'etica": arriverà prima del cultura d'estate 90.
Dunque, ecco a voi il testo, e buona lettura!

EDGAR ALLAN POE
Edgar Allan Poe nacque a Baltimora, nel 1809 da due attori di media fama che giravano per il mondo a recitare.
Tuttavia nel 1811, quando il piccolo Edgar aveva solo due anni, la madre morì, e il padre lo abbandonò, ma in realtà anche questo morì di lì a poco.
A questo punto si trasferì dallo zio John Allan, da qui prese il suo altro cognome(L'altro lo prese da suo padre David Poe).
Lo zio era molto ricco, e si trasferirono con tutta la famiglia in Inghilterra per un periodo di tempi pari a quello degli studi di Edgar, che comunque venne espulso il primo anno di università per i suoi eccessi.
Leggendo i suoi racconti possiamo renderci davvero conto dell'enorme bagaglio culturale che quelll'uomo si portava dietro, tuttavia iniziò a fare uso di oppio per rimanere sveglio a scrivere le sue poesie.
I rapporti con lo zio si inasprirono sempre più. Edgar, fin da bambino era tormentato dalla morte e si svegliava nel sonno tormentato dai suoi fantasmi immaginari, e si sfogava scrivendo. Lo zio era contrario a tutto questo e iniziò ad insultare Edgar e a fargli pesare la scuola: le poesie che scriveva influivano sul suo rendimento scolastico. Inoltre non è mai andato d'accordo con i suoi compagni, che lo chiamavano raccomandato, perché suo zio era ricco.
A soli dodici anni il giovane Poe si innamora di una sedicenne che aveva iniziato a frequentare. Di lì a breve non la rivedrà più, infatti questa era malata mentalmente e ora veniva chiusa in casa. Finché un giorno morì, e Edgar passava il tempo sulla sua tomba a piangere. Dopo l'espulsione dall'università Poe torna in America con tutta la sua famiglia, nei pressi di Filadelfia, e Edgar, non sopportando più le lamentele di John Allan, si trasferisce da una zia, che lo accoglie a braccia aperte e con entusiasmo.
E qui ritrova il suo fratello, che non aveva più visto dai tempi dell'infanzia, gravemente malato di tubercolosi, oramai all'ultimo stadio.
Qui Edgar comincia a corteggiare tutte le ragazze che gli capitassero a tiro, anche la fidanzata del fratello ancora vivo.
Ed inizia a scrivere poesie per le sue fidanzate, tutte lusingate e incantate dal fascino di questo giovane, fisicamente di bell'aspetto.
Quindi aumenta il suo consumo di oppio e inizia anche a scrivere i primi veri racconti. E' di questo periodo “Il manoscritto ritrovato in una bottiglia” che venne premiato, e apportò al giovane Poe ben sessanta dollari, cifra che a lui pareva molto alta.
Un mattino si sveglia e il fratello muore, la zia conta su di lui.
Passano così alcuni anni in cui Edgar scrive i primi racconti che diventeranno famosi. In questo periodo alternerà momenti di depressione ed isolamento a momenti di apertura verso gli amici e le donne.
Poe ha ventinove anni, sposa la cugina Maria Clemm, appena quattordicenne e malata di tisi. Lui è veramente innamorato e quando la perderà, non molto più avanti, avrà un periodo di terribile depressione. Ma la vita riservava ancora tante sorprese per lui, tanto che ebbe da riprendersi ed andò a lavorare per alcune riviste. La sua presenza era molto apprezzata dagli editori e Edgar vive un periodo d'oro, in cui non ha certo problemi economici. Tuttavia poi inizia a scrivere articoli con insulti e critiche troppo pesanti a personaggi della letteratura famosi per quel tempo.
In particolare, uno di questi accetta la sfida, e, sul giornale Graham si sfidano con dei racconti, e a critiche professionali.
E' di questo periodo e sul quel giornale la pubblicazione di ”Una discesa nel Maelstrom”, il primo suo racconto fantastico.
Poe è considerato l'inventore del genere giallo, il consolidatore del genere horror, e alcuni suoi racconti ebbero i primi elementi di fantasy e fantascienza, che nasceranno decenni dopo la sua scomparsa.
Scrive anche un'opera teatrale in undici scene, ma solo cinque di queste sono state da lui approvate, e quindi l'opera non è mai stata rappresentata, se non a Roma, nel 2009, con una prima di tutte le undici scene, revisionate da un traduttore italiano.
Scriverà anche un romanzo, le avventure di Gordon Pym, che gli vale la fama, che inizia a fare girare la sua immagine per l'America e per il mondo. Qui nasce la sua profonda amicizia con Baudelaire. Quest'ultimo tradurrà tutti i lavori di Poe in francese e li farà conoscere al resto del mondo.
Edgar stava anche scrivendo un secondo romanzo, ma morì troppo presto per ultimarlo.
Poe sfogava tutte le sue sofferenze per le perdite delle persone care nelle poesie, si veda ad esempio Annabel Lee, e successivamente il Corvo, sul quale sarà doveroso tornare.
Dopo le sfide al Graham's, i suoi articoli sono diventati troppo pesanti e lui viene espulso, tornando nuovamente povero. Tuttavia questo fu il periodo più produttivo, vediamo alcuni dei suoi racconti più famosi.
Il gatto nero è forse il più famoso, sono stati girati diversi film e cortometraggi, tra cui ricordiamo Due occhi diabolici, film di George Romero e Dario Argento(Comprendente anche la transposizione del racconto La verità sul caso del signor Valdemar). Nel gatto nero è evidente la perversione, e il pensiero degli assassini.
Il cuore rivelatore è un racconto più breve, ma in qualche modo simile al gatto nero, si narra della pazzia di un uomo, che arriverà ad uccidere, e a confessare, ma questa volta il racconto sarà più irreale.
La verità sul caso del signor Valdemar, già citato sopra, ebbe un enorme successo tra il pubblico americano, tanto che Poe dovette intervenire per dire che quanto narrato nel racconto non era vero e proveniva solo dalla sua fantasia.
L'uomo della folla, in cui un uomo decide di pedinare un altro uomo per capire chi fosse, ma l'uomo continua a girare, per giornate intere per la città, senza fermarsi e senza accorgersi di essere pedinato, alla fine il protagonista si metterà davanti a lui, che lo ignorerà, infatti questo personaggio è l'uomo della folla, destinato a camminare per sempre nell'indifferenza generale e caotica del mondo di oggi.
Passano gli anni, muore anche la zia di Edgar, che, triste, è costretto a tornare dallo zio, povero in canna. Allan lo accoglierà, anche se malvolentieri.
Edgar si innamora poi di un'altra donna, torna a scrivere e torna sulla scena letteraria nazionalee andrà a vivere con questa.
La sua donna, però, è costretta a fare un viaggio. Nel frattempo Poe tiene conferenze, scrive per i giornali e scrive racconti, poi inizia ad essere inqueto, temendo per le sorti dell'amata, fino ad autoconvincersi che quella era morta. Si isola di nuovo, e nonostante arrivi una lettera della sua cara che cercava di rassicurarlo lui non le crede ed impazzisce. E' di questo periodo la sua citazione:”Sono diventato pazzo con lunghi periodi di orribile sanità”(I became insane with long period of horrible sanity).
E qui scriverà il Corvo, the Raven, importantissima poesia che farà il giro del mondo, oggi forse il suo lavoro più conosciuto.
In seguito a quella poesia scriverà forse il suo ultimo lavoro, il saggio:”Il principio poetico”, in cui spiega il significato del corvo.
Cerchiamo di seguire insieme le tappe:
Una volta a mezzanotte, mentre stanco e affaticato,
meditavo sopra un raro, strano codice obliato,
sentii un romore alla mia porta
un viatore, un pellegrino, bussa, dissi, alla mia porta
solo questo e nulla più
Così si apre, secondo una della traduzioni, la poesia.
Notiamo subito il bussa, dissi, alla mia porta, qui possiamo notare che il ritmo è lento, e man mano andrà accelerando.
L'ultimo verso della poesia è solo questo e nulla più. Diamo particolare rilievo al nulla più, poi vedremo perché.
Cogliamo i passagi calienti della poesia, e riassumiamo il resto.
Il protagonista va ad aprire alla porta, ma c'è un gran bujo e nulla più.”Il silenzio pur non fu\e solo un nome si sentì gemere:”Lenora!”\ io lo dissi ed a sua volta rimando l'eco “Lenora”, solo questo e nulla più”.
Qui si introduce il nome della raggiante santa vergine Lenora, la sua amata, e, come si apprende già da prima di questo passaggio, Lenora è morta(E qui nome or non ha più), e il protagonista cerca di trovare pace, proprio come Poe in quel periodo, convinto che la sua metà fosse morta.
Una volta che il protagonista è rientrato in casa, “qui dischiusi i vetri” ed ecco entrare il nostro corvo, tronfio e pettoruto, “dall'età la più solenne” che scese al busto di Minerva collocato sopra alla porta del protagonista, “scese, stette e nulla più
Il protagonista allora inizia a parlargli e conclude chiedendo”Quale nome danno a te, a corte di Re Pluto?” e il corvo rispose:”Mai più!”
Mi stupì che quell'infausto augello avesse la parola
e benché quelle fossero sillabe sconnesse
(…)
Con un nome tal:”Mai più”.
Andando avanti il protagonista dice che altri suoi amici l'avevano lasciato, non sarà giunta l'alba che egli pur m'avrà lasciato, ma il corvo repentinamente risponde:”Mai più, mai più!”
A questo punto si può capire che il corvo diceva mai più mai più, perché non l'avrebbe mai più lasciato, mentre il protagonista affermava il contrario.
A chi tale ritornello l'addestrò
sarà stato sì infelice
che ogni suo canto più bello
andasse a concludersi in un “Mai più”
Allora continuano le domande al corvo, e lui risponde mai più, sempre, finché il protagonista non esclama: “Profeta, spettro o augello profeta ognora\o l'Averno t'abbia inviato o una raffica di bora\t'abbia, naufrago sbalzato in quest'antro di sventure\dì a quest'anima che ti implora, se mai\nel lontano Eden lassù\ potrà unirsi ad un'ombra cara, che chiamavasi Lenora\mormorò l'augel:”Mai più!”
Quindi l'uomo porge queste domande, ben consapevole della risposta dell'augello, come per averne una conferma, per capire che non potrà mai più rivedere la sua amata, ma continua a fare domande, pur invocando il ciel sovra noi teso
E la mia anima, stretta all'ombra di quel circolo maliardo
non potrà surger, mai più
Con questi versi si conclude la poesia, in poche parole il protagonista è morto, stroncato dal dolore che quel'infausto augello aveva portato nella sua dimora.
Nel saggio Poe chiarisce che non vuole sia riconosciuta l'originalità per quanto descritto, ma piuttosto per le figure retoriche che ha inserito nella poesia, che sono geniali, ma si perdono nella traduzione, e soprattutto dalla lunghezza dei versi, e dell'ultimo verso, di lunghezza appena 3,5(Nella versione inglese), quindi ben incisivo. Il 3,5 è riferito ad un sistema metrico americano basato sulle stanze, da noi è desueto.
Geniale, no? D'altronde forse non è un caso se si chiama POEsia ed esistono i POEti, fateci caso, anche in inglese poesia è POEtry.
Dopo la poesia, per la quale Edgar guadagna solamente nove dollari, Poe entrerà nell'ultima fase di depressione che lo accompagnerà fino alla morte, rimasto il suo ultimo mistero.
Fino a qualche mese prima aveva avuto tentativi di suicidio, ma non erano riusciti, e una sua zia(Un'altra ancora) l'aveva accudito, tenendolo a letto tutto il giorno e tenendogli la mano standogli sempre al fianco. Bastava che ella si allontanasse un attimo che Poe era colto dal terrore.
Tuttavia Edgar sembra lentamente riprendersi, ma le sue condizioni di salute sono precarie. Il giorno antecedente alla sua ultima sventura si recò ad un seggio per votare. Alcuni pensano sia stato vittima di uno di quei teppistelli che per fare votare il proprio partito, anche più volte, drogava chi veniva a votare per manipolare(Alcune persone sono morte così), fatto sta che l'indomani fu ritrovato in un parco di Baltimora agonizzante, a terra, con vestiti troppo grandi per essere i suoi, un uomo diede l'allarme e Edgar fu subito portato all'opedale dove rimase per tre giorni, rifiutando acqua ed alcol e chiedendo solo che gli venisse sparato un colpo al cervello. Voleva morire, ed alla fine ha avuto quel che voleva. Una mattina, il 7 ottobre 1849 alzò gli occhi al cielo e mormorò:”Signore, aiuta la mia povera anima” e spirò.
Fu scritto sul referto della morte, nella sezione cause:”Delirium tremens”, e si sparse la voce che fosse morto per via dell'alcol. In realtà questo non è possibile perché Poe era astemio, e questo è stato accertato.
Nessuno saprà mai che cosa sia successo, un'altra ipotesi accreditata è che avesse la rabbia, data la grande quantità di animali che lui teneva in casa.
C'è chi afferma che ad essere ritrovato non fu Poe, ma un sosia, parlando di incongruenze con le foto di Poe, un anno prima che lui morisse, disponibili e reperibili sul web,e quelle della salma di Poe, fotografata con un prototipo di macchina fotografia, che era stata inventata nel 1839 a Parigi ed iniziava a diffondrsi. Per chi volesse giocare al dtective ne avrebbe di lavoro.
Nel 1930 venne fatta un autopsia sul corpo di Poe, che non portò risultati.
La sepoltura di Edgar avvenne in un piccolo cimitero, vicino ala tomba del padre, ma ventisei anni dopo fu dedicata una tomba ben più bella ed importante nel centro di Baltimora. Non molti sanno che durante il trasferimento la salma cadde a terra e i poveri resti si sparsero in mille direzioni. Inutile dire che i fan, accorsi per l'occasione iniziarono a raccogliere il loro macabro bottino.
Quindi oggi non abbiamo a disposizione tutto il corpo dello scrittore, ma solo una parte, e forse è anche per questo che l'autopsia non ha potuto ajutare più di tanto.
Due giorni dopo la sua morte uscì un articolo, che fece il giro d'America, di quel vecchio rivale di Poe, che lo sfidò al Graham's, il primo necrologio di Edgar. Lo scrittore veniva descritto come un alcolizzato sciupafemmine, tanto che chi lo scrisse non ebbe neppure il coraggio di firmarsi col suo nome, ma adottò uno pseudonimo. Tuttavia, è chiaro che, ad oggi, vinse la sfida Poe, e il suo rivale è ora noto per essere stato il primo a scriverne dopo la sua morte.
Questa la sua tomba, è stato sepolto insieme alla cugina Maria Clemm.

Per una sessantina d'anni venne ogni anno, ogni 19 gennaio, compleanno di Poe, un certo individuo, ben coperto, il cosiddetto Poe's Toaster. Questa figura è avvolta nel mistero, e ad ogni sua visita lasciava fiori, disposti secondo un preciso ordine d'innanzi alla tomba, e brindava(Infatti Toaster in italiano si tradurrebbe con brindatore) lasciando il ruhm in avanzo davanti alla tomba. Talvolta lasciava anche bigliettini misteriosi, con messaggi del tipo:”La torcia sarà passata” che nessuno studioso è mai riuscito a spiegare. Nel 2009, proprio nel bicentenario dalla nascita di Poe, il misterioso personaggio non è più tornato, probabilmente è morto.
Edgar Allan Poe, ogni giorno mi stupisce di più, e anche a quasi duecento anni dalla sua scomparsa, continua a lasciare misteri.

Quando la scienza non riesce a spiegare
quello che grandi artisti come
Edgar Allan Poe volesseno dire
lascia soluzioni senza senso”
Pierangelo Baratono, biografia di Poe.


domenica 30 agosto 2015

IL VALORE DEI LIBRI

IL VALORE DEI LIBRI

CULTURA D'ESTATE 83


Vi avviso: in questo post sarò moralista. Uno come me, che non ha nulla di aggiunto rispetto ad una persona normale, non dovrebbe permettersi di fare il moralista spicciolo, tuttavia, concedetemi almeno un post, su novanta. E in ogni caso io sono sempre qua disposta a scrivere di quel che volete che io scriva, dunque non avete che da scrivermi nei commenti.
Se non vi va di comparire nei commenti, per qualsiasi spiegazione potete benissimo ricorrere all'indirizzo mail fassoladavide@libero.it
Grazie della collaborazione.
Ricordo sempre, invece che fare un post a se, visto che la gente mi sa che si sta seccando, il nuovo link al nuovo sito(Qui smetterò di pubblicare tra altri sette articoli). Letteratura rossa:
letteraturarossa.altervista.org
Come al solito vi chiedo per favore di diffondere.

Dunque, passiamo subito all'argomento di oggi. E' da un po' di tempo che non parlo ai miei lettori a tu per tu. Ho fatto vari articoli di cultura, di ogni genere e specie, e ho l'impressione di avere annoiato parecchie persone, nonostante ciò ora sono qui e farò un post un po' diverso.
D'altronde noi siamo diversi, c'è chi oggi, quando leggerà questo post, penserà male dell'autore e avrebbe preferito uno dei soliti post culturali, chi invece ne sarà contento.
Comunque sono io che scrivo, dunque io cerco di regolarmi come riesco. Nell'impossibilità di accontentare tutto, vi chiedo di pazientare per la mia imperfezione.

Questa notte ho comprato un libro ad un mercatino: Le affinità elettive, di Goethe. Tornando a casa ho pensato a quel libro e mi sono chiesto: ma sono veramente degno di tenere in mano un libro del genere?
Voi considerate che lo scrittore tedesco, di tutte le persone al mondo che abbiano eseguito il test del Quoziente Intellettivo, in tutta la storia, lui è quello che l'ha ottenuto più alto in assoluto, lontano da qualsiasi altro risultato. C'è chi pensa che questo non voglia dire nulla, ma secondo me uno scemo non lo ottiene un risultato del genere.
Non a caso in molti non sono mai riusciti a interpretare certe frasi che lui ha detto, come ad esempio quando era in punto di morte ed ha esclamato :"Più luce!" ed è spirato.
Ordunque, qual è il vero valore di questo libro? Oggetto ridotto a dimensioni quasi tascabili, che posso tenere tranquillamente in mano?
Provate ad annusarlo. Io l'ho fatto per tutto il tempo di ritorno a casa mia. La carta. Ah! La carta! E' tanto valore ma non basta(Anche un libro di Dario Moccia può avere questo odore).
Ma voi pensate all'autore. Quanto lavoro! Quanta dedizione! Certo, non sarò io l'unico a leggere questo libro(La persona con cui ero lo sta attualmente leggendo), ma quando hai il libro in mano pare che lui lo abbia scritto per te, e cavoli, che sensazione!
E allora penso che sì, non sono degno di tenere quel libro, e forse avrei fatto meglio a regalarlo al primo passante; ma no, invece l'ho tenuto, tutto per me, avido, avido lettore insito, o demonio! Ogni qual volta richiede e io leggo! Obbediente servitore!
Elucubrazioni sincere a parte, una domanda mi è poi sorta lontana, finita l'euforia che l'energia che ha sprigionato la carta mi ha dato, è se una persona che non conosca minimamente la letteratura possa apprezzare così a fondo un tale libro.
La risposta sta nell'intelletto. Se quella persona legge(E il problema è indurla a leggere, e ancora prima, di trovare il libro giusto per lei. Come la convinco a leggere uno "pesante" come Goethe?), elabora, critica, allora è ovvio che poi apprezzerà(O non apprezzerà, ma certo avrà compreso il valore dei libri).

Nei libri può esserci di tutto: drammi, sventure, euforie, sentimenti, musica; ma è stato dato loro un giusto valore nella storia?
Scrive Heine: "Là dove si brucino libri si finirà per bruciare anche uomini". Detto fatto. Quante volte un sovrano ha bandito un certo libro? Specie dopo la nascita della stampante, nel 1576 con il tedesco Gutenberg. E l'ultima volta che è stato fatto, durante il fascismo, si è ben finiti per bruciare uomini.
Dunque capite, i libri sono premonitori, gli autori sono sacri, e non molti dovrebbero avere la licenza di scrivere veramente un libro(Un conto è pubblicare su riviste e giornali, o in e-book, o nel blog, un altro è pubblicare un libro), anche perché ad oggi ci sono quasi più scrittori che lettori, e i lettori sono sempre gli stessi.
La lettura si sta riducendo ad una cerchia di pochi eletti, e questo è un gravissimo errore. Molti, così, vengono esclusi dal sapere, dal piacere della conoscenza. Come fai a vivere senza libri?
Scrisse Flaubert: "Non leggere per avere cultura, e neppure per divenire più intelligente, leggi per vivere!", e ne avrebbe dovuto fare un cavallo di battaglia!
Dunque, caro lettore, se sei qua è forse perché già leggi(E se non lo fai, fallo!), dunque, fa la tua azione buona, e fai leggere qualcun altro, fagli leggere qualcosa che a te piace, qualche libro a cui sei affezionato, regalalo, prestalo, fai quello che vuoi, ma, ti scongiuro, fallo leggere, qualsiasi cosa.

Quando un fallace dominatore proibisce una lettura, quello vuole nascondere qualcosa, ed è gran tempo di rivoluzione. Si veda Fahrenheit 451. Fantascienza? Sì, per ora.
Mi è capitato stamani di sentire una vecchia intervista fatta ad Asimov. Aspettate ché ve la recupero.
Eccola qua, ascoltatela.

Ci sarebbero mille cose da dire, e per non essere razzista o lasciare le cose a metà preferisco avere fatto una piccola introduzione, e anche perché molte persone pensano che io, così moralista, non debba permettermi di scrivere cose troppo profonde.
Dunque vi voglio lasciare un ultimo messaggio da portare con voi, venuto fuori proprio da un libro, della filosofa Muriel Barbery, e il suo "L'eleganza del riccio", e davver, credete, davvero, qualche arcan ha costei, quando afferma: "Cercate i sempre nei mai più!"

sabato 29 agosto 2015

letteraturarossa.altervista.org

letteraturarossa.altervista.org

Come promesso anche oggi ricordo che questo è il nuovo link al nuovo sito LETTERATURA ROSSA.

Grazie.

COSI' E', COMPENDIO DI ECONOMIA

COSI' E', COMPENDIO DI ECONOMIA

CULTURA D'ESTATE 82


Per scrivere questo post, abbastanza impegnativo, mi ci è voluto un po' di tempo. Ve lo propongo sempre in anteprima, perché possiate utilizzarlo nel modo che preferite, se potrà servire, per concetti per verifiche di diritto ed economia, o per un semplice ripasso ad opera vostra. Potete copiarlo, incollarlo, tagliarlo, pubblicarlo, fatene quel che volete, è a vostra disposizione perché vi sia utile. E magari ditemi cosa ne pensate in un commento!

COSI' E'
COMPENDIO DI ECONOMIA

Iniziamo definendo l'economia, come da dizionario

E' la scienza sociale che studia il comportamento dell'uomo finalizzato a procurarsi i beni e i servizi necessari a soddisfare i suoi bisogni”

In questo breve testo, ci occuperemo di spiegare questa definizione, che non è poi così banale come può apparire.
Per esempio, parliamo dei bisogni.
Essi possono essere sia individuali, quando sono sentiti da una sola persona, o collettivi quando siano avvertiti da più soggetti appartenenti ad una società.
Hanno cinque caratteristiche principali, che ora andremo a spiegare:
ILLIMITATEZZA
I bisogni sono illimitati: possono non avere mai una fine e il loro ciclo è sempre in azione
MUTEVOLEZZA
A seconda di vari fattori, anche per una stessa persona, i bisogni possono essere diversi, possono mutare, anche con l'età stessa della persona(O della società) in questione
SAZIABILITA'
Per quanto illimitati i bisogni possono essere momentaneamente saziati
RISORGENZA
Quando saziati, i bisogni, possono anche risorgere, ritornare
SOGGETTIVITA'
A seconda dell'individuo o della società presa in analisi, i bisogni possono essere differenti, dunque son soggettivi

Parliamo ora dei beni: essi sono tutte le cose che possono essere prodotti con l'attività dell'uomo, e in questo caso si diranno beni economici.
Se invece sono disponibili in natura, quindi in quantità limitata, si diranno beni liberi.

Per quanto riguarda i servizi, essi sono, invece, prestazioni da parte dell'uomo a favore di chi ne ha bisogno, di chi ne ha fatta richiesta.

IL SISTEMA ECONOMICO

Esso è costituito dall'insieme delle relazioni che si instaurano tra i soggetti dell'economia, che sono comunque sottoposti al controllo delle istituzioni, dunque sono tenuti a rispettare lee leggi vigenti.

Le attività economiche sono lo scambio, il consumo, il risparmio e l'invesimento

Ora andiamo a definire i verbi di cui vi ho parlato qua sopra:
-PRODURRE
Trasformare le risorse disponibili attraverso il lavoro, che comprende l'uso di strumenti, di competenze, di conoscenze, di tecnologie, di modo che queste diventino dei beni tangibili.

  • SCAMBIARE
Uno scambio di beni o di denaro tra i soggetti del diritto in questione

-CONSUMARE
L'utilizzo dei beni e dei servizi prodotti al fine di soddisfare i propri bisogni

-RISPARMIARE
Destinare una parte dei beni che si hanno per un futuro

-INVESTIRE
Destinare una parte di quanto si ha all'acquisto di beni e servizi al fine di avviare un'attività di impresa

I soggetti di cui nelle definizioni vi ho parlato, nell'economia, sono quattro:
  1. Famiglie
  2. Imprese
  3. Stato
  4. Resto del mondo

Le famiglie devono lavorare, consumare e risparmiare.
Le imprese producono e scambiano beni o servizi.
Lo stato definisce le regole fondamentali.
Il resto del mondo sono i soggetti presenti in altri stati che si regolano con i soggetti interni attraverso relazioni economiche.

I flussi economici sono invece trasferimenti tra soggetti, che possono essere reali o monetari.
Sono reali quando vi sono solo beni e servizi ad essere scambiati, monetari quando si tratta di uno scambio anchee di denaro.

I SISTEMI
Vi sono tre sistemi economici su cui può far affidamento uno stato:
SISTEMA LIBERISTA
Prevede il libero scambio di beni servizi e denaro, e i mezzi di produzione appartengono ad associazioni private
SISTEMA SOCIALISTA
Prevede che i mezzi di produzione siano tutti appartenenti allo stato
SISTEMA AD ECONOMIA MISTA
Alcuni dei mezzi di produzione appartengono allo stato, gli altri ad associazioni private

LA PRODUZIONE
La produzione èeffettuata al fine di accrescere l'utilità di dati beni e di dati servizi.
Per fare ciò bisogna individuare i fattori produttivi, che possono essere divisi in tre categorie, che sono:

  1. NATURA
    Cioè l'ambiente necessario per l'attività d'impresa, e ne comprende tutte le risorse, comprese le fonti energetiche, le quali devono essere impiegate nel processo di produzione.
    Appartengono a questa categoria l'acqua, la terra, l'energia elettrica eccetera
  2. LAVORO
    Cioè l'attività, che essa sia intellettuale, o che essa sia manuale, che viene svolta dall'uomo per realizzare i beni e i servizi in questione
  3. CAPITALE
    Ovvero l'insieme delle risorse materiali necessarie per la roduzione. Fanno parte di questa categoria: denaro, macchinari, eccetera



LE SCUOLE DI PENSIERO IN PSICOLOGIA

LE SCUOLE DI PENSIERO IN PSICOLOGIA

CULTURA D'ESTATE 81


Oggi ho la necessità di pubblicare due post, per non finire troppo tardi, dato che poi inizia la mia sessione di esami. Se tutto va bene gli ultimi articoli di schegge di ghiaccio vivo, prima di passare definitivamente a letteratura rossa, dovrebbero essere:
29 agosto: cde 81-82
30 agosto: cde 83
31 agosto: cde 84
1 settembre: cde 85
2 settembre: cde 86
3 settembre cde87
4 settembre cde 88
5settembre cde89
6 settembre cde 90!(Che non è un novanta fattoriale, ma è l'ultimo articolo)
Cfr: cde= cultura d'estate

Dunque oggi, subito dopo questo articolo, non perdetevi la mini-guida di economia che vi avevo promesso.

Bene, mi pare di avervi detto tutto, vi lascio all'articolo e... buona lettura!

Nella storia della psicologia si sono avviccendate fiverse scuole di pensiero, ciascuna complementare alle altre. Le più famose sono:

ASSOCIAZIONISMO
Considera le attività mentali come memoria e coscienza

COGNITIVISMO
Pone l'accento sulla dimensione del pensiero

COSTRUTTIVISMO
Le persone costruiscono una visione personale del mondo che le influenza

COMPORTAMENTISMO
Focalizzato sui comportamenti e la possibilità di modificare questi ultimi.

FUNZIONALISMO
Considera funzione e scopo del processi mentali

PSICOANALISI
L'inconscio influenza il comportamento umano

PSICOLOGIA DELLA GESTALT
Si studia la percezione e i sui effetti sul comportamento

RIFLESSOLOGIA
Scuola russa, ragiona con l'interpretazione del riflesso fisiologico

SCUOLA STORICO CULTURALE
In chiave di lettura marxista

STRUTTURALISMO
Considera la mente come una semplice struttura ordinata

TEORIA DEI SISTEMI
Pone l'accento sui sistemi famigliari

UMANESIMO
Si basa sul potere dell'individuo di autorealizzarsi


venerdì 28 agosto 2015

letteraturarossa.altervista.org

letteraturarossa.altervista.org

QUESTO E' IL NUOVO LINK AL SITO. TRA POCHI GIORNI QUESTO BLOG SARA' FERMO E LE PUBBLICAZIONI AVVERRANNO SOLO SU LETTERATURA ROSSA.

Grazie.

LE FIGURE PROFESSIONALI IN PSICOLOGIA

LE FIGURE PROFESSIONALI IN PSICOLOGIA

CULTURA D'ESTATE 80


Siamo arrivati ad un piccolo traguardo, il posto d'estate numero 80. Tra soli dieci numeri avremo finito il nostro progetto. Posso dirmi soddisfatto. Una volta finiti i numeri passerò definitivamente a cultura d'estate. Questo blog rimarrà aperto, semplicemente non pubblicherò più qua.
Dunque, ho visto che quest'estate sono iniziati ad arrivare i primi commenti. Posso essere soddisfatto, vuol dire che le visualizzazioni iniziano ad essere abbastanza. In particolar modo noto che ve ne sono sia di positivi che di negativi. Ben venga!
Come avrete notato nei primi articoli ho copiato qualcosa da wikipedia, ma l'ho ammesso! Era solo per far conoscere quel qualcosa anche a voi, e per riscrivere quel qualcosa tale e quale non mi pareva neppure il caso.
Vi lascio all'articolo di oggi. Sono gli ultimi che non parlino di letteratura, quando passeremo al nuovo blog non ci sarà più spazio per le altre discipline, se non limitatamente al mondo della letteratura.

LE FIGURE PROFESSIONALI, IN BREVE

In psicologia le relative figure professionali si suddividono in:

-PSICHIATRA:
tratta le patologie mentali con approccio medico e può somministrare farmaci;
-PSICOTERAPEUTA:
tratta da un punto di vista psicologico tutte le patologie mentali;
-PSICOLOGO:
applica le proprie conoscenze per lo studio della psicologia umana, nonché la valutazione della personalità e la prevenzione in ambito psicologico;
-DOTTORE IN TECNICHE PSICOLOGICHE:
colui che supporta tecnicamente lo psicologo e organizza i percorsi specifici;
-MEDIATORE FAMILIARE:
lavora con le famiglie nei casi di separazioni e\o divorzi di modo da avere i processi decisionali migliori per tutti;
-PROFESSIONI DEL MIGLIORAMENTO PERSONALE: aiutano a risolvere casi di disagio psicologico, o ancora situazioni in cui qualcuno voglia accrescere le propriee facoltà ed avere un miglioramento personale.

giovedì 27 agosto 2015

http://letteraturarossa.altervista.org/

http://letteraturarossa.altervista.org/

Ricordate che questo è il link al nuovo blog, ancora in aggiornamento

PAURE E CONFLITTI NELL'ETA' DELL'INFANZIA

PAURE E CONFLITTI NELL'INFANZIA
CULTURA D'ESTATE 79

Il libro, scritto da S. Wolff nel 1979, è stato curato da Giovanni Bollea per l'edizione italiana di Armando Editore nella relativa collana medico pedagogica, e si ricollega amolte delle tematiche trattate in pedagogia e in psicologia.
Lo scopo dell'autrice è quello di aiutare tutti coloro che siano vicini all'infanzia, che essi siano genitori, insegnanti, assistenti sociali, pediatri, eccetera, ad identificare i motivi di allarme nei comportamenti dei bambini e ad intervenire nella migliore delle maniere possibili.
Dopo aver parlato degli stati di stress fisico o psicologico, l'autrice propone i fondamenti della terapia psicologica e, in particolare, i metodi adatti a prevenire gravi stati di crisi in bambini sottoposti a tensioni insolite.
Il libro offre un'ampia documentazione sui vari conflitti dei bambini e permette la comprensionee delle reazioni di bambini e genitori.
L'opera si suddivide in tre differenti parti: la prima è relativa allo sviluppo infantile e alla formazione del sintomo: si parla di sviluppo della personalità, che comprende gli sviluppi intellettuali, sociali ed emotivi; l'origine dei sintomi, in base ai disordini del comportamento; i bambini disturbati nella comunità, nonché il fenomeno sempre più diffuso del bullismo.
Nella seconda parte, si prendono in analisi situazioni stressanti e bambini vulnerabili, dunque si parla di malattia e ricovero in ospedale, ma soprattutto di lutto, e quale deve essere, da subito, la comprensione della morte da parte del bambino, nonché le conseguenze della perdita subita.
Si parla anche si illegittimità e di smembramento della famiglia, facendo comprendere la dimensione del problema.
Vi è anche la parte riguardante la famiglia nevrotica, e le difficoltà che possono intercorrere nel legame coniugale; si parla di bambini culturalmente privati, di disturbi costituzionali e malattia mentale nell'infanzia.
Infine, neella terza parte si analizzano le diverse terapie possibili: l'ambiente sociale, il trattamento psicologico dei bambini, e l'aiuto degli adulti che si occupano dei bambini.


mercoledì 26 agosto 2015

L'ALFABETO DELLE EMOZIONI

CULTURA D'ESTATE 78

L'ALFABETO DELLE EMOZIONI


Ecco il mio commento ad un testo che ho recentemente letto, di Paolo Crepet.
In quest'opera, l'alfabeto delle emozioni, l'autore si racconta tramite l'alfabeto: ad ogni lettera affida un titolo, ad esempio: "E come educare".
Il libro propone due passi corrispondenti a due lettere.
Per "E come educare" analizza per l'ennesima volta l'importanza dell'educazione e la gravità che ha la non riuscita applicazione dei corretti principi della stessa, e lo fa analizzando i problemi della nostra società attuale.
In "S come senso della vita" analizza la grande questione esistenziale che tutti gli esseri umani finiscono per porsi: "Qual è il senso della vita?"
Chiederselo, come spesso accade, nel periodo dell'adolescenza è molto pericoloso per il futuro di chi si interroga.
A seconda di quello che lui sta vivendo darà una risposta diversa ala domanda, la qual risposta per lui sarà vera, e questo sta a verificare la mancata univocità di risposte ad un simile ampio quesito.
L'adulto deve accompagnare l'adolescente nel suo percorso, l'adolescente deve lasciarsi accompagnare.

martedì 25 agosto 2015

A BEAUTIFUL MIND

A BEAUTIFUL MIND

CULTURA D'ESTATE 77


Vi chiederete: ma che ci dobbiamo fare con un film che parla di matematica, su un blog di letteratura.
La risposta è molto semplice: la scalata verso il successo, la genialità, è quella. Inoltre oggi vi introdurrò il discorso alle intelligenze, e vedrete che anche lo spazio per la letteratura ci sarà!

Il film di Howard, girato a colori nel 2001 negli USA, rappresenta cosa significa essere intelligenti, facendo comprendere che, a seconda del tipo di intelligenza, questa può portare ad essere infelici, e lo fa attraverso il nostro protagonista, Nash, che in seguito diverrà premio Nobel.
La vicenda è ambientata nel 1947 nell'Università di Priceton. Il giovane è scontroso: è spesso assente e non scambia neppure una parola con i compagni.
Il suo unico amico è Charles, compagno di stanza. L'ossessione che si impossessa di Nash è quella di avere un'idea davvero originale nel campo della matematica.
Riesce nell'intento: a ventidue anni, con la tesi sull'equilibrio, arrivando fin dove non era giunto Smith, il famoso economista.
Nash è ora richiesto come ricercatore.
Sono gli anni della guerra fredda, e lui,  grande mente, finisce per essere impiegato in ambito bellico, una missione segreta consistente nel decifrare messaggi in codice.
Lo stress è tanto e Nash non regge: tutte le belle cose che gli fossero capitate in vita ora apparivano a lui come proiezioni della sua mente.
Gli viene diagnosticata una malattia mentale.
Si possono decifrare i codici, ma non ssempre gli esseri umani, e mai, fino ad ora, si è riuscito a decifrare la vita stessa. Nash, per quanto intelligente, non poteva farcela.
Egli, tuttavia, impara a convivere con la malattia finché non riceve il tanto agognato Nobel per l'economia, nel 1994.
Il discorso legato alla vita di Nash si ricollega con le applicazioni del modello di Gardner studiato in psicologia.
Il modello, infatti, affermava l'esistenza effettiva di diversi tipi di intelligenza, che sono:
1) Linguistico verbale
2) Logico matematica
3) Spaziale
4) Cinestetico corporea
5) Musicale
6) Interpersonale
7) Intrapersonale
8) Naturalistica
9) Esistenziale
Nella vita è importante dar sempre la giusta importanza ad ogni cosa.
Se ciò non viene fatto se ne pagano le conseguenze, come nel caso del nostro protagonista.
Bisogna trovare un equilibrio, certo non facile, ma che possa essere personalizzato per ognuno di noi, per coniugare al meglio questi nove tipi di intelletto.
La personalizzazione, per Nash, è andata storta: un matematico senza una cultura umanistica è pericoloso, e viceversa, stesso discorso per le altre tipologie di intelligenza, le quali non possono essere confuse: non si può analizzare scientificamente il processo di pittura di un quadro impressionista, perché lì sarebbero due: o la scienza lascia soluzioni senza senso, o lascia l'analisi incompleta.
Una persona che confonda le intelligenze avrà una malattia mentale, come Nash, nella nostra cultura comunemente diffusa, nonché nell'immaginario collettivo, una persona che abbia malattie mentali è un pazzo, e a proposito Edgar Allan Poe dice: "Quando un pazzo mostra segni di normalità, credete, è gran tempo di mettergli la camicia di forza.

LETTERATURA ROSSA

LETTERATURA ROSSA

Finalmente ho l'occasione di dirvelo. Finalmente abbiamo letteratura rossa. Il sito sta ancora subendo sistemazioni ma sta migliorando, per quello che in questi giorni lo vedrete molto cambiare.

Cliccate qua e sarete sul blog!

lunedì 24 agosto 2015

E' NOSTRO DIRITTO! PARTE III

E' NOSTRO DIRITTO! PARTE III

CULTURA D'ESTATE 76


Buongiorno a tutti!
Continuiamo con la nostra rubrica e bando alle ciance.



Vi sono dei principi fondamentali, nella nostra costituzione, essi sono i primi dodici articoli. In caso ve ne foste dimenticati alcuni o non li abbiate mai saputi, ve li riporto qua di seguito.
Art. 1
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Art. 2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Art. 4
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
Art. 5
La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento.
Art. 6
La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche.
Art.7
Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.
I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.[1]
Art. 8

Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.
Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano.
I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze. [2]
Art. 9
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
Art. 10
L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute.
La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali.
Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge.
Non è ammessa l'estradizione dello straniero per reati politici. [3]
Art. 11
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
Art. 12
La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.

Letti? Allora possiamo andare avanti.
Oltre il dodicesimo articolo, troviamo il capitolo 
dedicato ai rapporti civili, che va dall'art.13 al 28.
Sono articoli molto importanti per i cittadini perché
definiscono la libertà personale.

Più avanti, dal 29 al 34, troviamo i rapporti etico-
sociali. Per capire: ad esempio il 34 stabilisce che la 
scuola è aperta a tutti.

Tra il 35 e il 47 troviamo i rapporti economici, 
dedicati alla tutela del lavoro. Si stabiliscono inoltre i 
principi fondamentali del nostro sistema economico.

Dal 48 al 54, invece, troviamo i rapporti politici. Per 
intenderci: l'importante e famoso diritto di 
voto(Art.48), ma anche la fedeltà alla 
Repubblica(art.54).

Nella seconda parte della costituzione troviamo la 
rubrica Ordinamento della Repubblica, che va 
dall'art.55 al 139. Con la conoscenza di questa parte 
possiamo comprendere molte delle informazioni che 
vengono fornite, ad esempio, dalle leggi, o per capire 
come viene eletto il presidente della Repubblica.

Gli organi costituzionali sono quattro:
a) IL PARLAMENTO
b)IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
C)IL GOVERNO
d)LA MAGISTRATURA E LA CORTE COSTITUZIONALE
Analizziamoli tutti...

IL PARLAMENTO
E' l'unico organo costituzionale i cui componenti sono 
scelti dai cittadini a suffragio universale diretto.
Vi sono due parti che costituiscono il parlamento, 
esse sono:
a) Camera dei Deputati
b) Senato della Repubblica

E' importante definire questo termine: bicameralismo 
perfetto: ognuno dei due organi ha gli stessi poteri e 
l'emanazione delle leggi è un lavoro collettivo.

Gli articoli della costituzione dedicati al Parlamento 
sono dal 55 all'82.

Vi sono 945 persone facenti parte di questo organo, a 
cui si devono aggiungere i senatori a vita.
La durata dell'incarico di ciascun componente è di 
cinque anni.
La competenza fondamentale di questo organo è la 
funzione legislativa.
La presenza di due Camere ha il vantaggio di avere un 
doppio esame dei testi di legge. Però vi sono anche 
svantaggi, come ad esempio i tempi allungati per 
l'emanazione delle stesse leggi.

Il presidente della Repubblica, in caso di grave e 
insanabile difficoltà di funzionamento, può sciogliere 
le Camere.

Il presidente, però, non può farlo negli ultimi sei mesi 
di mandato, il cui semestre è detto bianco.

Per votare in Camera dei deputati è necessario avere 
almeno diciotto anni. Per essere votato è necessario 
averne venticinque. Vi sono 630 deputati, che 
agiscono in un sistema elettorale proporzionale, come 
quello del Senato. La Camera dei deputati è sita in 
Roma, a palazzo Montecitorio.
Per quanto riguarda il Senato della Repubblica, l'età 
minima per votare è di anni venticinque, per essere 
votati, invece, è di anni quaranta. Vi sono 315 
componenti e la sede è a Roma, a Palazzo Madama.

PARLIAMO ORA DI ELEZIONI
Le elezioni costituiscono uno dei momenti più 
importanti nella vita di uno Stato democrativo.
Il voto è un dovere civico, ma anche un 
fondamentale diritto dei cittadini.
La partecipazione del popolo può essere sia diretta 
che indiretta.
Il sistema elettorale è disponibile in due differenti 
maniere:
-Sistema maggioritario
-Sistema proporzionale
Con il primo l'elezione avviene con collegi 
uninominali(Ad un dato territorio viene attribuito uno 
e un solo seggio.
Con il secondo l'elezione avviene in collegi 
plurinominali, nei quali possono essere eletti 
contemporaneamente più candidati.

I parlamentari godono di alcune immunità:
-Per le opinioni espresse e i voti dati
-Penali(Non può essere arrestato, privato di libertà 
personale, perquisito, sottoposto a intercettazioni)
-Divieto di mandato imperativo(Non è sottoposto ad 
alcun vincolo)
I parlamentari possono chiedere al governo 
chiarimenti sull'operato in tre maniere:
a) Interrogazione: domanda posta per iscritto per 
sapere se sia vero un certo fatto
b)Mozione: Il presidente di un gruppo parlamentare, 
oppure dieci deputati, o 8 senatori) possono 
presentare mozione al fine di promuovere una 
deliberazione
c) Interpellanza: domanda posta per iscritto che 
chiede i motivi di una data condotta che il governo 
ha avuto

IL GOVERNO, invece, ha funzione esecutiva.
Emana DECRETI LEGGE, ovvero provvedimenti 
normativi in casi di necessità e urgenza. Ma possono 
emanare anche DECRETI LEGISLATIVI, e questi 
devono però avere una delega. Infine osssono fare 
REGOLAMENTI, secondari tra le fonti del diritto.
Il governo è costituito da:
-Presidente del consiglio, che controfirma gli atti più 
importanti del Capo dello Stato
-Consiglio dei ministri, composto da presidente del 
consiglio e ministri
-Ministri con portafoglio: svolgono funzioni di natura 
politica e di natura amministrativa, essendo loro al 
vertice dei singoli ministeri
-Ministri senza portafoglio: hanno funzioni solo 
politiche e tecniche
-Viceministro: sottosegretario del ministro su delega 
dello stesso

I MINISTERI CON PORTAFOGLIO SONO I SEGUENTI 
DODICI:
1) Ministero degli affari esteri
2) Ministero dell'interno
3) Ministero della giustizia
4)Ministero della difesa
5) Ministero dell'economia e delle finanze
6) Ministero dello sviluppo economico
7)Ministero delle politiche agricole, alimentari e 
forestali
8) Ministero dell'ambiente, tutela del territorio e del 
mare
9) Ministero delle infrastrutture e trasporti
10) Ministero del lavoro, salute e politiche sociali
11) Ministero dell'istruzione, Università e ricerca
12) Ministero dei beni e attività culturali

Il governo è sito in Roma, presso Palazzo Chigi.


Parliamo ore del PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Esso viene eletto per votazione a  scrutinio segreto, 
cioè non si può sapere il voto del singolo elettore. Il 
presidente deve ricevere un numero molto alto di 
voti.
Il presidente ricoprirà la sua carica per sette anni, poi 
sarà senatore a vita.
Il suo ruolo è più che altro formale, ma, secondo la 
costituzione, ha strette relazioni nel'amministrazione 
dei tre poteri fondamentali.

Siamo arrivati al termine di questa breve rubrica.
Al più presto pubblicherò due piccole sezioni 
collegate, per capire cosa sia effettivamente stato 
fatto con le ultime riforme e, in particolare, con 
quella della scuola.
Un'altra invece sarà sulle libertà e la storia delle 
libertà nel mondo. Giusto per completare il tutto.
Non molto più tardi conto di fare anche una mini mini 
guida di economia, giusto le cose principali.
Grazie di avermi seguito, e ricordo a tutti che questo 
testo l'ho scritto sul momento, dunque questo è il suo 
collaudo. Fatemi sapere che ne pensate!