giovedì 25 giugno 2015

AFORISMI E RIFLESSIONI

CULTURA D'ESTATE 16

Oggi riflettiamo... aforismi

1)Le apparenze sono un modo di vedere l'invisibile.
Anassagora
Nessuno e ripeto: nessuno può sapere se questo mondo è reale(Come nessuno può rispondere alle domande esistenziali), per cui questa è una visione lecita e potenzialmente vera poiché nessuno potrà(Pel momento) negare questa tesi. Questo ci riporta ad una specie di Matrix(E ci hanno fatto anche il film, quello che io vi consiglio di oggi).

2)Datemi il silenzio e sfiderò la notte.
Kalil Gibran
Questa frase ci riporta a due aforismi già citati che vi riporto qui di seguito:
a) Datemi una leva e un punto d'appoggio e vi solleverò il mondo.
Archimede di Siracusa
b) Datemi della materia e con essa io creerò il mondo.
Immanuel Kant
Ecco, la frase di oggi è strutturata in maniera simile, ma con significato totalmente diverso. Le "vecchie" frasi servivano infatti a dimostrare tesi scientifiche in maniera provocatoria,perché è ovviamente impossibile. Nella frase di oggi, volendo, notiamo comunque una provocazione, ma perché è una cosa possibile, perché questa volta stiamo parlando di arte e non di scienza, ovvero è una visione completamente divergente! E quando si parla di arte, tutto è possibile, e se non è nel fenomeno è nel noumeno, se non è nella realtà è nella realtà parallela, che per quanto abbiamo detto prima, è potenzialmente vera. E vi ricordo che se una cosa è bella(Quindi fa parte della sfera artistica) è, conseguentemente, Vera.

3)Tutto ciò che è profondo ama mascherarsi, le cose più profonde odiano l'immagine e la similitudine.
Friedrich Nietzsche
Tempo fa guardando la serie televisiva i Robinson vidi uno dei figli che si concentrava cercando di spostare oggetti con la forza del pensiero, e un altro dei figli lo riprese, e lui spiegò quanto aveva saputo riguardo a certi guru tibetani che avevano poteri mentali incredibili. Allora l'altro rispose qualcosa di simile:"Ma se costoro hanno davvero questi poteri, perché se ne stanno rintanati in montagna e non vengono piuttosto in città a vincere la lotteria, con i loro"superpoteri"?" E il discorso finì llì, come a volere rendere vera e credibile quest'ultima frase. Per quanto io stimi quella serie, questa frase di oggi nega completamente l'ultima della serie che vi ho riportato. Perché se una cosa è profonda non ha bisogno di mostrarsi a tutti in mille forme appariscenti, appunto perché è profonda, bisogna scavare per trovarla, e, una volta trovata si potrà cercare di esplorarla, come un bambino che vede per la prima volta un oggetto, magari comune.

4) Un'opera d'arte per divenire immortale deve sempre superare i limiti dell'umano senza preoccuparsi né del buon senso, né della logica.
Giorgio De Chirico
Rendo questa frase l'ultima perché vedo che nell'articolo di oggi sto iniziando a dilungarmi. Ricordo a tutti che esorto chiunque legga a lasciare commenti per dire che ne pensa di queste quattro frasi o di qualsiasi altra cosa abbia voglia di discutere, perché il mio blog, per il momento, è fatto, lo ricordo ancora una volta, per discutere di qualsiasi cosa riguardi la cultura, quindi: a voi!
Tempo fa vidi un filmato di Bach, cioè, inerente alla sua vita(Collegamento alla frase 4), vedo se riesco a ritrovarlo su youtube.
https://youtu.be/qdN20a3kWvY
Era un video poco popoare, sono stato fortunato a ritrovarlo.
Anzitutto bisogna apprezzare il genio artistico, ma nelle parole viene detto che un artista così diviene immortale grazie alle sue opere, che lo faranno vivo per sempre. E sono questi proprio i complicati limiti dell'umano di cui ci parlava De Chirico. Ed è ovvio: morendo, perché preoccuparsi del buon senso e della logica? Come se la vita appena vissuta avesse un qualche senso logico, o avesse avuto il buon senso di svelare a chi ha in lei vissuto le domande esistenziali? Non ha senso, appunto, ed è questo il discorso, che, credo, abbiano compiuto, prima o poi, tutti i grandi artisti.

Buona mattinata!

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