sabato 27 giugno 2015

AFORISMI E RIFLESSIONI

CULTURA D'ESTATE 18

Buongiorno a tutti quanti. Oggi facciamo un po' di allacci culturali con altri due aforismi per riflettere un po' sui precedenti, una specie di autoconclusione, e poi ogni tanto durante l'estate faremo altri post di aforismi.

1)Non è la mera fotografia che mi interessa. Quel che voglio è catturare quel minuto, parte della realtà.
H. Cartier-Bresson
Concludiamo quindi con la serie inerente alle fotografie(Almeno per un po'). In realtà non sono del tutto d'accordo con l'affermazione poiché le fotografie scattate bene e rappresentative, anche se rappresentano una scena esterna dalla realtà e voluta dal fotografo(Che quando vuole può un sacco di cose), non sono mere. E poi, come abbiamo già detto, il minuto parte della realtà non è detto sia realmente reale.

2)E adesso so che bisogna alzare le vele e prendere i venti del destino, ovunque spingano la barca. Dare un senso alla vita può condurre alla follia, ma una vita senza senso è la tortura dell'irrequietudine e del vano desiderio.
Edgar Lee Masters
Ho motivo davvero di adorare questo aforisma, non tanto per il pensiero di Masters, ma quanto per la purezza e la bellezza delle sue parole. Un nuovo jingle-man(Descrizione di Poe da parte del filosofo americano Emerson, in riferimento alla poesia The bells, interpretata poi musicalmente da Phil Ochs, e che trovate qui:https://youtu.be/p3FzveBu_34). Insomma assolutamente dobbiamo alzare le vele sulla via del destino, che si può chiamare così, oppure futuro, che sospinge la nostra barca, riferimento al famoso detto:"Siamo tutti sulla stessa barca", una barca chiamata vita, che sfocia in una lunga cascata chiamata morte, destino per tutti, magari in momenti differenti: c'è chi è a poppa e chi è a prua. E se dare un senso alla vita può condurre alla follia, diamolo questo senso, d'altronde oramai lo sapete anche voi: La follia è il grado più alto dell'intelletto! E una vita senza senso è certo una maledizione con dentro irrequietudine e vano desiderio: sarebbe come sopprimere una passione.

3)L'universo è uno, infinito, immobile. Non è in grado di comprensione alcuna, è senza fine e limiti, si estende all'infinito, e di conseguenza è immobile.
G. Bruno
C'era una frase di Albert Einstein che recitava: "Due cose sono infinite: l'Universo e la stupidità umana, e del primo non sono sicuro", nel senso che forse fisicamente esistono altri universi, magari anche paralleli(Che bello sognare!), però noi uno ne conosciamo e quello ci dobbiamo tenere, nella sua immobilità, e non riusciremo mai a spostarlo, se lo farà lo farà lui e non noi, infatti non è in grado di comprensione alcuna, e poi ripetiamo come versi di Baudelaire: L'Universo è infinito, l'Universo è immobile.

4)Per arrivare all'alba non c'è altra via che la notte.
Kalil Gibran
Questa breve frase comprende un mondo all'interno, come quelle di Petrarca, qui dentro c'è tutto, anche perché essendoci tanta roba in molti la potranno interpretare diversamente: si può comprendere solo per il significato letterale, si può comprendere che è tutto momentaneo, prima la notte, poi l'alba, e poi altro ancora. Si può riferire alla morte(L'alba) per la quale bisogna vivere un periodo bujo e all'ombra di qualsiasi verità(Se non poche mimetizzate nell'ambiente), che è la vita(La notte), poi, come abbiamo già appurato, la notte è sempre meravigliosa quando viene citata nelle frasi. E proprio oggi voglio consigliarvi un libro dello stesso autore: Il profeta.
A voi l'interpretazione delle frasi, e in particolare dell'ultima, la più interpretabile.

Ci si legge!

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