giovedì 23 luglio 2015

AFORISMI E RIFLESSIONI

AFORISMI E RIFLESSIONI

CULTURA D'ESTATE 45

Buondì, cari lettori. Oggi torniamo ad aforismare e a riflettere. Siete invitati, come al solito, a commentare i commenti in un commento(Sì, mi piacciono i giochi di parole).

1) Il vero amore è come una finestra illuminata in una notte buja.
Il vero amore è una quiete accesa.
GIUSEPPE UNGARETTI

La quiete accesa a cui si fa riferimento è la finestra aperta e serale nella quale è accesa una luce, visibile, ovviamente, anche all'esterno. Certo quale maniera è più elegante da dire: finestra con della luce che esce dalla stessa o quiete accesa?
Poi Ungaretti, da bravo poeta, si diverte e trovare le espressioni ricercate, è certo che abbia finezza, basta pensare a Mattina:
M'illumino
D'immenso
Un grande capolavoro. Speriamo avremo ancora poeti di tale calibro, e che venga data loro importanza, invece che darne a Dario Moccia, che fa perdere molto a gente più seria. Il mondo, quando avrà tempo, forse capirà che non potrà fare a meno dei libri e neppure, no di certo, neppure della poesia potrà fare a meno.


2) E' solo col cuore che possiamo vedere in modo giusto; ciò ch'è essenziale è invisibile all'occhio.
ANTOINE DE SAINT EXUPERY

Questo aforisma mi sembra assomigliare a quello di Edgar Allan Poe: "Credete ad una metà di ciò che vedete e a nulla di quel che sentite"; e, se quest'ultimo è più chiaro e diretto, il primo certo dice una cosa importante non facilmente traibile dal secondo: le cose che comunque si sentono non sono tratte dal cuore, e quindi possono non essere indispensabile. Quello che si trae dal cuore, ovvero dalle proprie cervella, dalla persona stessa, è quello che più è importante.

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