LA TERRA DEL SOL LEVANTE
CULTURA D'ESTATE 24
Questa la tesi che portai in terza media. Ora facciamo un po' di ripasso sugli argomenti principali riguardanti il Giappone(Questa è la versione ridotta, per non dilungarmi troppo in uno stesso articolo)
TECNOLOGIA
RESISTERE AI TERREMOTI
Negli
ultimi decenni del XX secolo, e soprattutto dopo il terremoto di Kobe del 1995, l'ingegneria sismica ha visto affermarsi
sempre più rapidamente una nuova strategia contro i terremoti mediante le
tecniche dell'isolamento
sismico.
Anziché concepire una
struttura vincolata rigidamente al suolo che "resista", pur subendo
seri danni, alle azioni trasmesse dal terremoto senza crollare (tecniche
antisismiche convenzionali), la nuova strategia consiste nel progettare la
struttura svincolata dalle vibrazioni del terreno analogamente a quanto si fa
nel campo dell'ingegneria meccanica con le tecniche di isolamento delle
vibrazioni dei motori.
Tale
isolamento avviene mediante idonei apparecchi chiamati appunto isolatori sismici, generalmente realizzati in neoprene armato, che vengono frapposti tra le fondazioni e la
soprastruttura e che risolvono "in radice" il problema sismico.
Essi
consentono di ridurre notevolmente il trasferimento delle sollecitazioni dalle fondazioni alla sovrastruttura. Grazie ad essi, la fondazione (solidale al
terreno) rimane libera di muoversi e vibrare, mentre la sovrastruttura si
appoggia verticalmente alla fondazione, ma scivola orizzontalmente su di essa,
non prendendo parte alla temibile vibrazione in orizzontale.
La
superiorità antisismica delle strutture isolate rispetto a quelle a base fissa
è motivata dal diverso periodo fondamentale di oscillazione. Infatti mentre le
frequenze proprie delle strutture in cemento armato a base fissa (per esempio le strutture a
telaio dai 3 ai 10 piani fuori terra hanno periodi fondamentali
approssimativamente compresi tra 0,3 e 1,0 sec) vanno proprio a coincidere con
la maggior parte delle frequenze dei terremoti, e quindi si verifica il
fenomeno della risonanza in campo elastico con effetti
amplificativi di accelerazioni, velocità e spostamenti orizzontali, mediante
l'isolamento sismico si riesce a progettare la struttura isolata con una
frequenza propria molto più bassa di quella dei terremoti attesi (il periodo
fondamentale della struttura isolata aumenta oltre i 2,0 - 2,5 sec). Con questa
tecnica o strategia si disaccoppia il moto del terreno dal moto dell'edificio
(che tende a rimanere fermo). La protezione sismica così concepita è totale in
quanto si riducono notevolmente le forze orizzontali di natura dinamica
trasmesse dal terremoto all'edificio, il quale non subisce alcun danno perché
la sua struttura
resistente rimane sempre nel
campo elastico. A differenza delle tecniche convenzionali, l'isolamento sismico
ha il vantaggio di preservare la struttura (e ciò che contiene) dal terremoto
vero e proprio, e non solo dai suoi effetti. Risulta quindi molto utile per
proteggere locali in cui sono ospitate persone o cose sensibili alle sollecitazioni
(pazienti, bambini, materiali delicati, opere d'arte, animali...).
INGLESE
L' ANGLOFONIA
THE ANGLOFONY:Anglofone is the array of identity cultural existing in
the nation of language english, like Southafrica, Australia, Canada, USA, UK,
New Zealand, Jamaica and JAPAN.
Anglofona è
l'insieme delle identità culturali esistenti nei paesi di lingua della lingua inglese , come il Sudafrica (parlato da una piccola lingua madre
(minoranza), l'Australia , il Canada (escluso Quebec ), Stati Uniti , Gran Bretagna , Nuova Zelanda , Giamaica e da più persone e le comunità di tutto il
mondo. All'interno di questa regione linguistica, si trova nella anglosassone
l'America .
Resta
inteso dal mondo anglo-sassone gruppo di paesi anglofoni (che parlano la lingua inglese ) la quota comune storico, politico e
culturale con radici o attribuito all'influenza storica del Regno Unito (UK). Il mondo anglosassone comprende
le ex colonie e le zone del Regno Unito, dove l'inglese è la
lingua principale.
Come
si può vedere nella cartina che segue è un "continuum" di 12 paesi
confinanti del sud, da est e nord-est dell'Africa , dove l'inglese è la lingua ufficiale e / o di uno dei più
parlato. Si tratta di una continuazione di molti paesi limitrofi in quanto
vi è la spagnola in America e il francese nella stessa occidentale dell'Africa .
Paese
|
Madrelingua
|
LETTERATURA
BANANA YOSHIMOTO
Banana
Yoshimoto, figlia di Takaaki Yoshimoto (noto anche come Ryūmei Yoshimoto), uno dei più importanti e famosi filosofi e critici giapponesi degli anni sessanta, è nata a Tokyo il 24 luglio 1964. La sorella di Banana, Haruno
Yoiko, è una conosciuta disegnatrice
di anime giapponesi. Si laureò al college delle arti della Nihon
University con una
specializzazione in letteratura. Durante quel periodo prese ad usare il suo
pseudonimo, Banana, un nome che giudica "carino" e
"intenzionalmente androgino"[1].
Nel 1987, mentre lavora come cameriera in un golf-club, Banana comincia la sua carriera di
scrittrice. Uno degli autori che la influenza maggiormente è Stephen King, specialmente per quanto riguarda le sue storie
non horror. Con il migliorare della scrittura viene molto
influenzata anche da alcuni pesi massimi della letteratura come Truman Capote e Isaac Bashevis Singer.
Il
suo primo libro, Kitchen, ebbe un successo immediato con oltre 60
ristampe nel solo Giappone. Due film sono stati inoltre girati sul romanzo, uno per la TVgiapponese e una versione prodotta a Hong Kong da Yim
Ho nel 1997. Banana vinse, sempre per Kitchen, il 6th Kaien Newcomer Writers
Prize nel novembre del 1987, l'Umitsubame
First Novel Prize ed infine il
16° Izumi
Kyoka Literary Prize nel gennaio
del 1988.
Un
altro dei suoi libri, Tsugumi, venne tramutato a sua volta in un film diretto
da Ichikawa
Jun nel 1990. Il libro tuttavia riscosse pareri contrastanti.
Diversi critici pensano che parte del suo lavoro sia superficiale e
commerciale; i suoi lettori al contrario pensano che nei suoi libri descriva
perfettamente cosa vuol dire essere giovani e frustrati nel Giappone moderno e
nelle sue odissee emotive e psicologiche che presenta nei personaggi chiunque
può esserne ritratto. La Yoshimoto stessa identifica i suoi due temi principali
nello "sfinimento della
gioventù nel Giappone contemporaneo" e "il modo in cui le esperienze terribili influiscano nella vita di
una persona". I suoi libri possono essere divertenti e di svago, ma
hanno sempre riferimenti all'ideologia tradizionale giapponese e contengono
riflessioni sulla vita, la morte, l'amicizia, l'amore e la ragione, temi molto cari alla scrittrice, a cui piace
farli percepire tra i limiti nelle sue opere.
Sebbene
i critici non la considerino ancora una "grande" della letteratura,
la Yoshimoto ha dichiarato di voler vincere il Premio
Nobel per la Letteratura ed è
particolarmente apprezzata in molti paesi del globo.
Inoltre
Banana ha vinto la 39ª edizione del Best
Newcomer Artists nell'agosto 1988 per Kitchen e Utakata/Sankuchuari.
Nel
marzo del 1989 Tsugumi vinse
il 2ndYamamoto
Shugoro Literary Prize, mentre
nel 1994 il suo primo libro di più mole, Amrita, conquistò il premio Murasakishikibu.
I
suoi lavori consistono in quindici romanzi e sette collezioni di scritti (che
includono Pineapple Pudding e Song From Banana). I suoi lavori hanno
venduto più di sei milioni di copie in tutto il mondo. Fra i suoi temi preferiti ci sono l'amore e l'amicizia, la potenza della casa e della famiglia e gli effetti della perdita sull'animo
umano.
Banana
è molto riservata per quanto riguarda la sua vita provata, molto poco si
conosce del marito musicista e del figlio Manachinko (nato nel 2003). Al contrario, parla molto della sua
scrittura. Ogni giorno si prende almeno mezz'ora per scrivere al computer, dicendo "tendo a sentirmi colpevole perché scrivo queste storie quasi per
divertimento". Tiene un giornale on-line per i suoi lettori anglofoni.
È
noto il suo legame particolare per l'Italia che ama e apprezza come i suoi (illustri)
amici italiani. Le sue opere sono tradotte in italiano da Giorgio Amitrano,Alessandro
Giovanni Gerevini e Gala
Maria Follaco; ed è in italiano che
viene tradotto per la prima volta Kitchen
ANTOLOGIA
LA COSTITUZIONE GIAPPONESE
La Costituzione
del Giappone (日本国憲法 Nihon-koku-kenpō?) è la legge fondamentale del Giappone dal 1946. La costituzione stabilisce un sistema parlamentare e garantisce alcuni diritti fondamentali.
Secondo la costituzione, l'Imperatore del
Giappone è
formalmente il capo
dello stato ma esercita un ruolo puramente cerimoniale in quanto non possiede
la sovranità. La costituzione è famosa per la rinuncia al
diritto alla guerra contenuta nell'Articolo
9 e perché
stabilisce una sovranità popolare de jure in congiunzione con la monarchia.
La costituzione fu preparata durante
l'occupazione militare del Giappone da parte degli Alleati dopo la seconda guerra
mondiale per
sostituire il precedente sistema imperiale giapponese con una forma di democrazia liberale. È unacostituzione rigida e non sono stati apportati emendamenti dal
momento della sua adozione.
La costituzione contiene
una ferma dichiarazione del principio della sovranità popolare nel preambolo.
Questo è proclamato nel nome del "popolo giapponese" e dichiara che
"la sovranità emana dal popolo" e che « Il governo è un diritto sacro del popolo, la sua autorità
deriva dal popolo, i suoi poteri sono esercitati da rappresentanti del
popolo, e i suoi benefici sono goduti dal popolo. »
|
Uno degli scopi di questo linguaggio è quello di
rifiutare la precedente teoria costituzionale secondo la quale la sovranità
emanava dall'imperatore. La costituzione afferma che l'imperatore è
semplicemente un simbolo e che "la sua posizione dipende dalla volontà del
popolo da cui emana la sovranità" (Articolo 1). Il testo della
costituzione afferma la dottrina liberale dei fondamentali diritti umani. In
particolare l'articolo 97 dichiara:
« I diritti umani fondamentali garantiti da questa Costituzione al
popolo del Giappone sono il frutto della secolare lotta degli uomini per
rimanere liberi; essi sono sopravvissuti alle prove di resistenza più
difficili e sono conferiti a questa e alle prossime generazioni perché li
mantengano inviolati. »
|
GRAMMATICA
I KANJI
I
|
I Kanji derivano dalla scrittura cinese, che una volta introdotta in Giappone apportò mutamenti sostanziali alla
lingua giapponese. In generale i caratteri si usano per rappresentare le parti
morfologicamente invariabili delle espressioni giapponesi (come i semantemi). Un kanji può quindi rappresentare la radice
dei verbi, degli aggettivi o, integralmente, una buona parte dei sostantivi
della lingua giapponese.
Poiché un sistema di scrittura straniero venne associato alla lingua parlata giapponese, a tutt'oggi un kanji presenta di norma (almeno) due pronunce.
La lettura detta on(on'yomi) di un kanji deriva a livello fonetico dalla sua pronuncia cinese. La kun'yomiè invece la lettura d'origine giapponese attribuita al kanji al momento della sua "importazione" in Giappone.
Per esempio, il kanji 旅 vuol dire "viaggio". La pronuncia kun(kun'yomi) (generalmente utilizzata quando il kanji è isolato) è tabi, mentre la lettura on(di solito utilizzata quando il kanji è accompagnato da altri ideogrammi) è ryo. Dunque un albergo giapponese, cioè un edificio館 (yakata) dove ci si ferma quando si è inviaggio旅 (tabi), è detto 旅館 ryokan.
I kanji possono avere più letture onin quanto gli stessi caratteri furono importati dalla Cina in epoche diverse (e da diverse aree geografiche), in cui dunque la pronuncia era mutata. Ad esempio, il kanji 生 può essere letto, tra gli altri modi, sia seisia shō, a seconda dei vocaboli in cui si trova. Dunque un kanji può avere da zero a addirittura quattro pronunce on.
L'on'yomipuò non essere presente se il kanji è nato in Giappone, cioè se è un 国字 kokuji, kanji nazionale, (ciò non è vero per tutti i kokuji poiché ad alcuni è stata attribuita una lettura on, come al verbo "lavorare", 働く hatara.ku, il cui kanji 働 ha anche l'on'yomi dō).
Poiché un sistema di scrittura straniero venne associato alla lingua parlata giapponese, a tutt'oggi un kanji presenta di norma (almeno) due pronunce.
La lettura detta on(on'yomi) di un kanji deriva a livello fonetico dalla sua pronuncia cinese. La kun'yomiè invece la lettura d'origine giapponese attribuita al kanji al momento della sua "importazione" in Giappone.
Per esempio, il kanji 旅 vuol dire "viaggio". La pronuncia kun(kun'yomi) (generalmente utilizzata quando il kanji è isolato) è tabi, mentre la lettura on(di solito utilizzata quando il kanji è accompagnato da altri ideogrammi) è ryo. Dunque un albergo giapponese, cioè un edificio館 (yakata) dove ci si ferma quando si è inviaggio旅 (tabi), è detto 旅館 ryokan.
I kanji possono avere più letture onin quanto gli stessi caratteri furono importati dalla Cina in epoche diverse (e da diverse aree geografiche), in cui dunque la pronuncia era mutata. Ad esempio, il kanji 生 può essere letto, tra gli altri modi, sia seisia shō, a seconda dei vocaboli in cui si trova. Dunque un kanji può avere da zero a addirittura quattro pronunce on.
L'on'yomipuò non essere presente se il kanji è nato in Giappone, cioè se è un 国字 kokuji, kanji nazionale, (ciò non è vero per tutti i kokuji poiché ad alcuni è stata attribuita una lettura on, come al verbo "lavorare", 働く hatara.ku, il cui kanji 働 ha anche l'on'yomi dō).
SCIENZE
LA BOMBA H
La bomba
all'idrogeno o bomba H (più propriamente bomba a fusione
termonucleare incontrollata, in gergo "la superbomba") è
una bomba a fissione-fusione-fissione in cui una normalebomba atomica, che serve da innesco, viene posta all'interno
di un contenitore di materiale fissile insieme ad atomi leggeri. Quando la
bomba A esplode, innesca la fusione termonucleare dei nuclei degli atomi
leggeri; questo processo provoca a sua volta la fissione nucleare del materiale
che la circonda (solitamente la reazione di fissione corrisponde a 2/3 della
potenza totale, mentre quella di fusione ad 1/3).
In
questo tipo di bomba dunque l'energia liberata deriva oltre che dalla fissione
nucleare anche dalla fusione termonucleare fra nuclei di isotopi diversi dell'idrogeno: il deuterio ed il trizio. Nel caso della bomba al deuterio e litio, tale processo avviene secondo una reazione
nucleare del tipo:
2H
+ 3H → 4He + n + 17,6 MeV
Il
trizio non è di per sé presente nella composizione iniziale della bomba ma
viene prodotto dall'urto di neutroni veloci contro nuclei dell'isotopo del
litio avente numero di massa 6 e nuclei di deuterio secondo queste due
reazioni nucleari:
6Li
+ n → 3H + 4He + 4,8 MeV
e
2H
+ n → 3H + 6,2 MeV
La temperatura e la
pressione elevatissime necessarie affinché avvenga la fusione termonucleare
nonché i neutroni veloci indispensabili per generare l'idrogeno 3 vengono
forniti, come già detto, da una bomba A.
A
differenza della bomba atomica, con quella H non vi è alcuna limitazione
teorica di potenza. Tale potenza è una funzione
a scalino di un certo numero di
variabili. Inoltre la bomba termonucleare non necessita di una massa critica a
differenza della bomba A. In realtà, però, essendo necessaria quest'ultima per
attivare il processo di fusione termonucleare, rimane ugualmente la necessità a
monte di una massa critica. La prima bomba H venne sperimentata dagli U.S.A.
nel novembre del 1952. L'Unione Sovietica sperimentò il suo primo ordigno (alla cui
realizzazione molto contribuì Andrej Sakharov) nell'agosto 1953. Seguirono ilRegno Unito, la Repubblica
Popolare Cinese e la Francia rispettivamente nel 1957, 1967 e 1968. A
differenza della bomba
A la bomba H non è mai stata
impiegata in operazioni belliche.
MATEMATICA
KENKICHI IWASAWA
E’stato
un matematico giapponese nato nel 1917 e morto nel 1988 a TOKYO ha introdotto l'
omonima teoria di Iwasawa,
Il
concetto base della Teoria di Iwasawa è che esistono torri di campi relativi
alla teoria
algebrica dei numeri, e che il gruppo di Galois è isomorfo al gruppo
additivo degli interi
p-adici. Questo gruppo, generalmente
indicato con Γ nella teoria e con notazione moltiplicativa, è un gruppi
profinito, come tutti i gruppi di
Galois. Il gruppo è
il limite
inverso
dei gruppi additivi , dove p
è il numero
primo fisso.
EDUCAZIONE ARTISTICA
IL GIAPPONISMO
E LINGUA E CULTURA FRANCESE
IL giapponismo (in francese japonisme e japonaiserie) è l'influenza che l'arte giapponese ha avuto sull'Occidente, in particolare sugli artisti francesi.
Questa
passione per l'arte
giapponese non avrebbe avuto
luogo se le stampe giapponesi non fossero sopraggiunte in Olanda tramite la
Compagnia delle Indie, e poi diffuse in tutta Europa. Queste stampe ritraevano
scene di vita quotidiana ed erano impostate sulla rappresentazione
bidimensionale, e quindi sul colore piatto e l'assenza di chiaroscuri, ma
dinamica; la linea curva, semplice e sinuosa suggeriva l'idea del movimento.
Altre caratteristiche sono il taglio fotografico e la prospettiva essenziale.
Interessante è l'attenzione dedicata all'elemento dell'acqua e allo studio della
figura femminile.
Durante
l'era
Kaei (1848-1854), molte navi mercantili approdarono in
Giappone. In seguito alla Restaurazione Meiji del 1868, il Giappone pose fine ad un lungo periodo di isolamento,
aprendosi alle importazioni dall'Occidente, tra cui la fotografia ed alcune tecniche per
la stampa, mentre molte stampe ukiyo-e arrivarono in Europa e in America,
diventando subito molto conosciute.
Il
giapponismo cominciò improvvisamente tra il 1850 e il 1870, con la moda di
collezionare opere d'arte giapponesi, in particolar modo le stampe ukiyo-e. I
collezionisti, gli scrittori e i critici d'arte giapponesi intrapresero molti
viaggi in Giappone, soprattutto nei due decenni successivi al 1870; per questo
motivo, vennero pubblicati molti articoli sull'estetica giapponese, e vi fu un
incremento nella distribuzione di stampe in Europa e, soprattutto in Francia. I
più celebri tra questi viaggiatori furono l'economista liberista Enrico Cernuschi, che avrebbe poi fondato a Parigi il museo
omonimo, il critico Theodore
Duret e il collezionista
britannico William
Anderson (la cui collezione di
stampe giapponesi è ora al British Museum), che visse per alcuni anni ad Edo, insegnando
medicina. L'Esposizione
Universale
(1878) di Parigi presentò molte opere d'arte giapponesi.
RELIGIONE
LO
SHINTOISMO
In Giappone, la religione nativa è lo scintoismo, che
in passato è stata anche religione di stato(dal 1868 al 1945), e prevede
il credo in alcune divinità che rappresentano gli elementi naturali o
spirituali. Gli oggetti dell'adorazione di coloro che credono nello scintoismo
vengono detti "kami".
Un kami può essere non solo uno
spirito naturale o una divinità, ma anche un oggetto o, più spesso, personaggi
illustri defunti, eroi e avi della famiglia. In realtà, anche il dio cristiano
viene chiamato dai giapponesi kami.
Lo scintoismo, derivando dal buddismo, ha molti punti in comune con esso. Tuttavia, vi si distingue a causa del dibattito sulla vita dopo la morte. Mentre il buddismo enfatizza l'aldilà, per lo scintoismo la vita che si vive in questo mondo è la più importantee va, quindi, valorizzata al massimo.
Lo spirito etico dello scintoismo viene definito con tre affermazioni fondamentali, in quanto non esistono dei veri e propri comandamenti. Queste affermazioni riguardano la famiglia, la natura, la purezza o pulizia, e i "matsuri", ossia i festival dedicati ai kami.
La famiglia, essendo il nucleo principale della vita di una persona, è un fondamento necessario del benessere dell'individuo, e come tale va protetto e tutelato.
La natura è sacra, perchè esprime la presenza della divinità; da essa deriva l'equilibrio della vita, e per questo motivo va tutelata, rispettata e venerata, conservando un contatto con essa.
La purezza, o pulizia, è essenziale per condurre una vita armoniosa: il fedele scintoista ne fa largo uso, sia su se stesso che negli ambienti in cui vive; i templi scintoisti vengono tenuti sempre impeccabilmente puliti dai sacerdoti.
Per quanto riguarda i matsuri, che sono le feste dedicate alle divinità, in questi giorni il fedele scintoista prega nei templi, o nella propria casa. Per festeggiare le divinità, vengono allestiti banchetti, processioni e feste. I matsuri vengono organizzati dai templi o dalle comunità. Queste feste sono parecchie durante l'anno e vanno da quelle più importanti e nazionali a quelle dei piccoli paesi.
Lo scintoismo, derivando dal buddismo, ha molti punti in comune con esso. Tuttavia, vi si distingue a causa del dibattito sulla vita dopo la morte. Mentre il buddismo enfatizza l'aldilà, per lo scintoismo la vita che si vive in questo mondo è la più importantee va, quindi, valorizzata al massimo.
Lo spirito etico dello scintoismo viene definito con tre affermazioni fondamentali, in quanto non esistono dei veri e propri comandamenti. Queste affermazioni riguardano la famiglia, la natura, la purezza o pulizia, e i "matsuri", ossia i festival dedicati ai kami.
La famiglia, essendo il nucleo principale della vita di una persona, è un fondamento necessario del benessere dell'individuo, e come tale va protetto e tutelato.
La natura è sacra, perchè esprime la presenza della divinità; da essa deriva l'equilibrio della vita, e per questo motivo va tutelata, rispettata e venerata, conservando un contatto con essa.
La purezza, o pulizia, è essenziale per condurre una vita armoniosa: il fedele scintoista ne fa largo uso, sia su se stesso che negli ambienti in cui vive; i templi scintoisti vengono tenuti sempre impeccabilmente puliti dai sacerdoti.
Per quanto riguarda i matsuri, che sono le feste dedicate alle divinità, in questi giorni il fedele scintoista prega nei templi, o nella propria casa. Per festeggiare le divinità, vengono allestiti banchetti, processioni e feste. I matsuri vengono organizzati dai templi o dalle comunità. Queste feste sono parecchie durante l'anno e vanno da quelle più importanti e nazionali a quelle dei piccoli paesi.
MUSICA
LO SHO
Lo sho (笙) è uno strumento a fiato ad ancia
libera (rappresenta l'equivalente giapponese
dello sheng cinese, dal
quale deriva), ed è composto da 17 canne di bambù di lunghezza diversa, con le
quali si possono ottenere suoni di varie altezze. Appartiene alla famiglia
degli organi
a bocca.
Caratteristiche
La lunghezza delle varie canne non è legata a
ragioni di praticità, bensì di estetica: lo strumento ha infatti un aspetto
simmetrico definito "simile alle ali di una fenice".
Simili organi a bocca
vengono utilizzato in molti paesi dell'Asia orientale e del Sud-est asiatico al
fine di creare melodie; solo in Giappone esso viene
utilizzato invece per produrre accordi ed è strumento tipico del gagaku (genere
musicale).
Lo sho è oggetto di
interesse di diversi compositori contemporanei: ad esempio Toru Takemitsu lo ha impiegato
nella sua musica. L'organo a bocca giapponese appare anche nella colonna sonora
di "Drawing
Restraint 9", film di Matthew Barney, composta da Björk, nel quale lo sho
rappresenta lo strumento caratteristico
L' OCARINA
E' uno strumento tipicamente giapponese
consigliato a tutte le casalinghe dal ministero della salute giapponese per
vincere la depressione.
L'ocarina è uno strumento a fiato di
forma globulare allungata generalmente costruito in terracotta; aerofonidel genere, genericamente noti anche come arghilofoni (quando costruiti in argilla), sono
strumenti molto antichi e diffusi (con differenti fattezze) presso numerose
civiltà arcaiche,
STORIA
LA REGINA HIMIKO
Himiko (卑弥呼; 175 circa – 248), ricostruito in *Pimiku (mandarino: Beimihu), era una regnante donna del
regno Yamato, un antico stato situato nell'attuale regione
di Yamato nel nord dell'isola Kyushu. Tracce su questa regina si trovano nel Wei
Chih (Storia di Wei), una storia cinese dove
facendo riferimento al più forte dei cento regni della Terra di Wa (l'attuale Giappone) si parla di questa regina sciamana nubile. La
sua figura è attorniata dal mistero e nel Wei Chih si afferma che si occupava
di magia e stregoneria e che dopo anni di guerre era riuscita ad ottenere il
potere. Era sorvegliata da cento uomini e servita da mille donne e da un solo
servitore, grazie al quale comunicava con il mondo esterno.Himiko nel 238 mandò un tributo all'imperatore cinese e
così ottenne il riconoscimento ufficiale dell'Impero cinese.
GEOGRAFIA
MIGRAZIONI ED IMMIGRAZIONI
Principali comunità di oriundi giapponesi nel mondo
|
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1,4 milioni (ca. 0,7% pop. totale)
|
||
1,2 milioni (ca. 0,4% pop. totale)
|
||
120.000 (ca. 0,12% pop. totale)
|
||
115.000 (ca.0,02% pop. totale)
|
||
85.000 (ca. 0,3% pop. totale)
|
Nippo-canadesi
|
|
81.000 (ca. 0,3% pop. totale)
|
Nippo-peruviani
|
|
51.000 (ca. 0,08% pop. totale)
|
Nippo-britannici
|
Gli
immigrati stranieri sono circa 1 milione di cui 650.000 sono residenti
permanenti, gli immigrati sono in maggioranza coreani circa 700.000, seguono i
cinesi con 150.000 individui poi filippini e brasiliani pochissimi invece gli
europei.
I coreani arrivarono soprattutto negli anni Trenta in
seguito alla guerra cino-giapponese in cui il paese del Sol Levante aveva
conquistato la Corea.
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
IL SUMO
IL Sumo è
probabilmente lo sport più caratteristico del Giappone.
Ha origine in tempi molto antiche, come modo d'intrattenimento per le divinità
del scintoismo; ecco perché esso viene visto come una miscela
unica tra sport e rituale. Vi sarà sicuramente capitato di vedere, come nella
foto qui affianco, due lottatori di non certo longilinee fattezze, affrontarsi
in una gara di lotta corpo a corpo.
Teatro di questi 'scontri' è il dohyo, la zona di combattimento del Sumo.
I principali tornei nazionali (basho) sono sei, ciascuno con 15 giorni di durata, tre tornei sono tenuti a Tokyo(gennaio, maggio e settembre), il resto ad Osaka (marzo), Nagoya (luglio) e Fukuoka (novembre). I lottatori sono conosciuti con il nome di rikishi ed elencati in una graduatoria detta banzuke, in cima troviamo il Yokozuna, il grande campione (gli attuali sono i due mongoli Asashoryu e Hakuho).
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