venerdì 3 luglio 2015

LA TERRA DEL SOL LEVANTE

LA TERRA DEL SOL LEVANTE

CULTURA D'ESTATE 24

Questa la tesi che portai in terza media. Ora facciamo un po' di ripasso sugli argomenti principali riguardanti il Giappone(Questa è la versione ridotta, per non dilungarmi troppo in uno stesso articolo)
TECNOLOGIA
RESISTERE AI TERREMOTI















Negli ultimi decenni del XX secolo, e soprattutto dopo il terremoto di Kobe del 1995, l'ingegneria sismica ha visto affermarsi sempre più rapidamente una nuova strategia contro i terremoti mediante le tecniche dell'isolamento sismico.
Anziché concepire una struttura vincolata rigidamente al suolo che "resista", pur subendo seri danni, alle azioni trasmesse dal terremoto senza crollare (tecniche antisismiche convenzionali), la nuova strategia consiste nel progettare la struttura svincolata dalle vibrazioni del terreno analogamente a quanto si fa nel campo dell'ingegneria meccanica con le tecniche di isolamento delle vibrazioni dei motori.
Tale isolamento avviene mediante idonei apparecchi chiamati appunto isolatori sismici, generalmente realizzati in neoprene armato, che vengono frapposti tra le fondazioni e la soprastruttura e che risolvono "in radice" il problema sismico.
Essi consentono di ridurre notevolmente il trasferimento delle sollecitazioni dalle fondazioni alla sovrastruttura. Grazie ad essi, la fondazione (solidale al terreno) rimane libera di muoversi e vibrare, mentre la sovrastruttura si appoggia verticalmente alla fondazione, ma scivola orizzontalmente su di essa, non prendendo parte alla temibile vibrazione in orizzontale.
La superiorità antisismica delle strutture isolate rispetto a quelle a base fissa è motivata dal diverso periodo fondamentale di oscillazione. Infatti mentre le frequenze proprie delle strutture in cemento armato a base fissa (per esempio le strutture a telaio dai 3 ai 10 piani fuori terra hanno periodi fondamentali approssimativamente compresi tra 0,3 e 1,0 sec) vanno proprio a coincidere con la maggior parte delle frequenze dei terremoti, e quindi si verifica il fenomeno della risonanza in campo elastico con effetti amplificativi di accelerazioni, velocità e spostamenti orizzontali, mediante l'isolamento sismico si riesce a progettare la struttura isolata con una frequenza propria molto più bassa di quella dei terremoti attesi (il periodo fondamentale della struttura isolata aumenta oltre i 2,0 - 2,5 sec). Con questa tecnica o strategia si disaccoppia il moto del terreno dal moto dell'edificio (che tende a rimanere fermo). La protezione sismica così concepita è totale in quanto si riducono notevolmente le forze orizzontali di natura dinamica trasmesse dal terremoto all'edificio, il quale non subisce alcun danno perché la sua struttura resistente rimane sempre nel campo elastico. A differenza delle tecniche convenzionali, l'isolamento sismico ha il vantaggio di preservare la struttura (e ciò che contiene) dal terremoto vero e proprio, e non solo dai suoi effetti. Risulta quindi molto utile per proteggere locali in cui sono ospitate persone o cose sensibili alle sollecitazioni (pazienti, bambini, materiali delicati, opere d'arte, animali...).





INGLESE
L' ANGLOFONIA

THE ANGLOFONY:Anglofone is the array of identity cultural existing in the nation of language english, like Southafrica, Australia, Canada, USA, UK, New Zealand, Jamaica and JAPAN.

Anglofona è l'insieme delle identità culturali esistenti nei paesi di lingua della lingua inglese , come il Sudafrica (parlato da una piccola lingua madre (minoranza), l'Australia , il Canada (escluso Quebec ), Stati Uniti , Gran Bretagna , Nuova Zelanda , Giamaica e da più persone e le comunità di tutto il mondo. All'interno di questa regione linguistica, si trova nella anglosassone l'America .
Resta inteso dal mondo anglo-sassone gruppo di paesi anglofoni (che parlano la lingua inglese ) la quota comune storico, politico e culturale con radici o attribuito all'influenza storica del Regno Unito (UK). Il mondo anglosassone comprende le ex colonie e le zone del Regno Unito, dove l'inglese è la lingua principale.
Come si può vedere nella cartina che segue è un "continuum" di 12 paesi confinanti del sud, da est e nord-est dell'Africa , dove l'inglese è la lingua ufficiale e / o di uno dei più parlato. Si tratta di una continuazione di molti paesi limitrofi in quanto vi è la spagnola in America e il francese nella stessa occidentale dell'Africa .

Paese
Madrelingua
214 809 000 
58.200.000 
18.232.195 
15.581.334 
4.200.000 
3.673.203 
3.500.000 
2600000 
2.000.000 
1170000 

LETTERATURA
BANANA YOSHIMOTO







Banana Yoshimoto, figlia di Takaaki Yoshimoto (noto anche come Ryūmei Yoshimoto), uno dei più importanti e famosi filosofi e critici giapponesi degli anni sessanta, è nata a Tokyo il 24 luglio 1964. La sorella di Banana, Haruno Yoiko, è una conosciuta disegnatrice di anime giapponesi. Si laureò al college delle arti della Nihon University con una specializzazione in letteratura. Durante quel periodo prese ad usare il suo pseudonimo, Banana, un nome che giudica "carino" e "intenzionalmente androgino"[1].
Nel 1987, mentre lavora come cameriera in un golf-club, Banana comincia la sua carriera di scrittrice. Uno degli autori che la influenza maggiormente è Stephen King, specialmente per quanto riguarda le sue storie non horror. Con il migliorare della scrittura viene molto influenzata anche da alcuni pesi massimi della letteratura come Truman Capote e Isaac Bashevis Singer.
Il suo primo libro, Kitchen, ebbe un successo immediato con oltre 60 ristampe nel solo Giappone. Due film sono stati inoltre girati sul romanzo, uno per la TVgiapponese e una versione prodotta a Hong Kong da Yim Ho nel 1997. Banana vinse, sempre per Kitchen, il 6th Kaien Newcomer Writers Prize nel novembre del 1987, l'Umitsubame First Novel Prize ed infine il 16° Izumi Kyoka Literary Prize nel gennaio del 1988.
Un altro dei suoi libri, Tsugumi, venne tramutato a sua volta in un film diretto da Ichikawa Jun nel 1990. Il libro tuttavia riscosse pareri contrastanti. Diversi critici pensano che parte del suo lavoro sia superficiale e commerciale; i suoi lettori al contrario pensano che nei suoi libri descriva perfettamente cosa vuol dire essere giovani e frustrati nel Giappone moderno e nelle sue odissee emotive e psicologiche che presenta nei personaggi chiunque può esserne ritratto. La Yoshimoto stessa identifica i suoi due temi principali nello "sfinimento della gioventù nel Giappone contemporaneo" e "il modo in cui le esperienze terribili influiscano nella vita di una persona". I suoi libri possono essere divertenti e di svago, ma hanno sempre riferimenti all'ideologia tradizionale giapponese e contengono riflessioni sulla vita, la morte, l'amicizia, l'amore e la ragione, temi molto cari alla scrittrice, a cui piace farli percepire tra i limiti nelle sue opere.
Sebbene i critici non la considerino ancora una "grande" della letteratura, la Yoshimoto ha dichiarato di voler vincere il Premio Nobel per la Letteratura ed è particolarmente apprezzata in molti paesi del globo.
Inoltre Banana ha vinto la 39ª edizione del Best Newcomer Artists nell'agosto 1988 per Kitchen e Utakata/Sankuchuari.
Nel marzo del 1989 Tsugumi vinse il 2ndYamamoto Shugoro Literary Prize, mentre nel 1994 il suo primo libro di più mole, Amrita, conquistò il premio Murasakishikibu.
I suoi lavori consistono in quindici romanzi e sette collezioni di scritti (che includono Pineapple Pudding e Song From Banana). I suoi lavori hanno venduto più di sei milioni di copie in tutto il mondo. Fra i suoi temi preferiti ci sono l'amore e l'amicizia, la potenza della casa e della famiglia e gli effetti della perdita sull'animo umano.
Banana è molto riservata per quanto riguarda la sua vita provata, molto poco si conosce del marito musicista e del figlio Manachinko (nato nel 2003). Al contrario, parla molto della sua scrittura. Ogni giorno si prende almeno mezz'ora per scrivere al computer, dicendo "tendo a sentirmi colpevole perché scrivo queste storie quasi per divertimento". Tiene un giornale on-line per i suoi lettori anglofoni.
È noto il suo legame particolare per l'Italia che ama e apprezza come i suoi (illustri) amici italiani. Le sue opere sono tradotte in italiano da Giorgio Amitrano,Alessandro Giovanni Gerevini e Gala Maria Follaco; ed è in italiano che viene tradotto per la prima volta Kitchen


ANTOLOGIA
LA COSTITUZIONE GIAPPONESE














La Costituzione del Giappone (日本国憲法 Nihon-koku-kenpō?) è la legge fondamentale del Giappone dal 1946. La costituzione stabilisce un sistema parlamentare e garantisce alcuni diritti fondamentali. Secondo la costituzione, l'Imperatore del Giappone è formalmente il capo dello stato ma esercita un ruolo puramente cerimoniale in quanto non possiede la sovranità. La costituzione è famosa per la rinuncia al diritto alla guerra contenuta nell'Articolo 9 e perché stabilisce una sovranità popolare de jure in congiunzione con la monarchia.
La costituzione fu preparata durante l'occupazione militare del Giappone da parte degli Alleati dopo la seconda guerra mondiale per sostituire il precedente sistema imperiale giapponese con una forma di democrazia liberale. È unacostituzione rigida e non sono stati apportati emendamenti dal momento della sua adozione.
La costituzione contiene una ferma dichiarazione del principio della sovranità popolare nel preambolo. Questo è proclamato nel nome del "popolo giapponese" e dichiara che "la sovranità emana dal popolo" e che « Il governo è un diritto sacro del popolo, la sua autorità deriva dal popolo, i suoi poteri sono esercitati da rappresentanti del popolo, e i suoi benefici sono goduti dal popolo. »
Uno degli scopi di questo linguaggio è quello di rifiutare la precedente teoria costituzionale secondo la quale la sovranità emanava dall'imperatore. La costituzione afferma che l'imperatore è semplicemente un simbolo e che "la sua posizione dipende dalla volontà del popolo da cui emana la sovranità" (Articolo 1). Il testo della costituzione afferma la dottrina liberale dei fondamentali diritti umani. In particolare l'articolo 97 dichiara:
« I diritti umani fondamentali garantiti da questa Costituzione al popolo del Giappone sono il frutto della secolare lotta degli uomini per rimanere liberi; essi sono sopravvissuti alle prove di resistenza più difficili e sono conferiti a questa e alle prossime generazioni perché li mantengano inviolati. »























GRAMMATICA
I KANJI



I








I Kanji derivano dalla scrittura cinese, che una volta introdotta in Giappone apportò mutamenti sostanziali alla lingua giapponese. In generale i caratteri si usano per rappresentare le parti morfologicamente invariabili delle espressioni giapponesi (come i semantemi). Un kanji può quindi rappresentare la radice dei verbi, degli aggettivi o, integralmente, una buona parte dei sostantivi della lingua giapponese.
Poiché un sistema di scrittura straniero venne associato alla lingua parlata giapponese, a tutt'oggi un kanji presenta di norma (almeno) due pronunce.
La lettura detta on(
on'yomi) di un kanji deriva a livello fonetico dalla sua pronuncia cinese. La kun'yomiè invece la lettura d'origine giapponese attribuita al kanji al momento della sua "importazione" in Giappone.
Per esempio, il kanji vuol dire "viaggio". La pronuncia kun(
kun'yomi
) (generalmente utilizzata quando il kanji è isolato) è tabi, mentre la lettura on(di solito utilizzata quando il kanji è accompagnato da altri ideogrammi) è ryo. Dunque un albergo giapponese, cioè un edificio (yakata) dove ci si ferma quando si è inviaggio (tabi), è detto 旅館 ryokan.
I kanji possono avere più letture onin quanto gli stessi caratteri furono importati dalla Cina in epoche diverse (e da diverse aree geografiche), in cui dunque la pronuncia era mutata. Ad esempio, il kanji può essere letto, tra gli altri modi, sia seisia shō, a seconda dei vocaboli in cui si trova. Dunque un kanji può avere da zero a addirittura quattro pronunce on.
L'on'yomipuò non essere presente se il kanji è nato in Giappone, cioè se è un 国字 kokuji, kanji nazionale, (ciò non è vero per tutti i kokuji poiché ad alcuni è stata attribuita una lettura on, come al verbo "lavorare", 働く hatara.ku, il cui kanji ha anche l'on'yomi dō).

SCIENZE
LA BOMBA H











La bomba all'idrogeno o bomba H (più propriamente bomba a fusione termonucleare incontrollata, in gergo "la superbomba") è una bomba a fissione-fusione-fissione in cui una normalebomba atomica, che serve da innesco, viene posta all'interno di un contenitore di materiale fissile insieme ad atomi leggeri. Quando la bomba A esplode, innesca la fusione termonucleare dei nuclei degli atomi leggeri; questo processo provoca a sua volta la fissione nucleare del materiale che la circonda (solitamente la reazione di fissione corrisponde a 2/3 della potenza totale, mentre quella di fusione ad 1/3).
In questo tipo di bomba dunque l'energia liberata deriva oltre che dalla fissione nucleare anche dalla fusione termonucleare fra nuclei di isotopi diversi dell'idrogeno: il deuterio ed il trizio. Nel caso della bomba al deuterio e litio, tale processo avviene secondo una reazione nucleare del tipo:
2H + 3H → 4He + n + 17,6 MeV
Il trizio non è di per sé presente nella composizione iniziale della bomba ma viene prodotto dall'urto di neutroni veloci contro nuclei dell'isotopo del litio avente numero di massa 6 e nuclei di deuterio secondo queste due reazioni nucleari:
6Li + n → 3H + 4He + 4,8 MeV
e
2H + n → 3H + 6,2 MeV
La temperatura e la pressione elevatissime necessarie affinché avvenga la fusione termonucleare nonché i neutroni veloci indispensabili per generare l'idrogeno 3 vengono forniti, come già detto, da una bomba A.
A differenza della bomba atomica, con quella H non vi è alcuna limitazione teorica di potenza. Tale potenza è una funzione a scalino di un certo numero di variabili. Inoltre la bomba termonucleare non necessita di una massa critica a differenza della bomba A. In realtà, però, essendo necessaria quest'ultima per attivare il processo di fusione termonucleare, rimane ugualmente la necessità a monte di una massa critica. La prima bomba H venne sperimentata dagli U.S.A. nel novembre del 1952. L'Unione Sovietica sperimentò il suo primo ordigno (alla cui realizzazione molto contribuì Andrej Sakharov) nell'agosto 1953. Seguirono ilRegno Unito, la Repubblica Popolare Cinese e la Francia rispettivamente nel 1957, 1967 e 1968. A differenza della bomba A la bomba H non è mai stata impiegata in operazioni belliche.







MATEMATICA
KENKICHI IWASAWA


















 E’stato un matematico giapponese nato nel 1917 e morto nel 1988 a TOKYO ha introdotto l' omonima teoria di Iwasawa,
Il concetto base della Teoria di Iwasawa è che esistono torri di campi relativi alla teoria algebrica dei numeri, e che il gruppo di Galois è isomorfo al gruppo additivo degli interi p-adici. Questo gruppo, generalmente indicato con Γ nella teoria e con notazione moltiplicativa, è un gruppi profinito, come tutti i gruppi di Galois. Il gruppo è il limite inverso dei gruppi additivi , dove p è il numero primo fisso.





EDUCAZIONE ARTISTICA
IL GIAPPONISMO
E LINGUA E CULTURA FRANCESE

  IL giapponismo (in francese japonisme e japonaiserie) è l'influenza che l'arte giapponese ha avuto sull'Occidente, in particolare sugli artisti francesi.
Questa passione per l'arte giapponese non avrebbe avuto luogo se le stampe giapponesi non fossero sopraggiunte in Olanda tramite la Compagnia delle Indie, e poi diffuse in tutta Europa. Queste stampe ritraevano scene di vita quotidiana ed erano impostate sulla rappresentazione bidimensionale, e quindi sul colore piatto e l'assenza di chiaroscuri, ma dinamica; la linea curva, semplice e sinuosa suggeriva l'idea del movimento. Altre caratteristiche sono il taglio fotografico e la prospettiva essenziale. Interessante è l'attenzione dedicata all'elemento dell'acqua e allo studio della figura femminile.
Durante l'era Kaei (1848-1854), molte navi mercantili approdarono in Giappone. In seguito alla Restaurazione Meiji del 1868, il Giappone pose fine ad un lungo periodo di isolamento, aprendosi alle importazioni dall'Occidente, tra cui la fotografia ed alcune tecniche per la stampa, mentre molte stampe ukiyo-e arrivarono in Europa e in America, diventando subito molto conosciute.
Il giapponismo cominciò improvvisamente tra il 1850 e il 1870, con la moda di collezionare opere d'arte giapponesi, in particolar modo le stampe ukiyo-e. I collezionisti, gli scrittori e i critici d'arte giapponesi intrapresero molti viaggi in Giappone, soprattutto nei due decenni successivi al 1870; per questo motivo, vennero pubblicati molti articoli sull'estetica giapponese, e vi fu un incremento nella distribuzione di stampe in Europa e, soprattutto in Francia. I più celebri tra questi viaggiatori furono l'economista liberista Enrico Cernuschi, che avrebbe poi fondato a Parigi il museo omonimo, il critico Theodore Duret e il collezionista britannico William Anderson (la cui collezione di stampe giapponesi è ora al British Museum), che visse per alcuni anni ad Edo, insegnando medicina. L'Esposizione Universale (1878) di Parigi presentò molte opere d'arte giapponesi.

RELIGIONE
LO SHINTOISMO







In Giappone, la religione nativa è lo scintoismo, che in passato è stata anche religione di stato(dal 1868 al 1945), e prevede il credo in alcune divinità che rappresentano gli elementi naturali o spirituali. Gli oggetti dell'adorazione di coloro che credono nello scintoismo vengono detti "kami". Un kami può essere non solo uno spirito naturale o una divinità, ma anche un oggetto o, più spesso, personaggi illustri defunti, eroi e avi della famiglia. In realtà, anche il dio cristiano viene chiamato dai giapponesi kami.
Lo scintoismo, derivando dal buddismo, ha molti punti in comune con esso. Tuttavia, vi si distingue a causa del dibattito sulla vita dopo la morte. Mentre il buddismo enfatizza l'aldilà, per lo scintoismo la vita che si vive in questo mondo è la più importantee va, quindi, valorizzata al massimo.
Lo spirito etico dello scintoismo viene definito con tre affermazioni fondamentali, in quanto non esistono dei veri e propri comandamenti. Queste affermazioni riguardano la famiglia, la natura, la purezza o pulizia, e i "matsuri", ossia i festival dedicati ai kami.
La famiglia, essendo il nucleo principale della vita di una persona, è un fondamento necessario del benessere dell'individuo, e come tale va protetto e tutelato.
La natura è sacra, perchè esprime la presenza della divinità; da essa deriva l'equilibrio della vita, e per questo motivo va tutelata, rispettata e venerata, conservando un contatto con essa.
La purezza, o pulizia, è essenziale per condurre una vita armoniosa: il fedele scintoista ne fa largo uso, sia su se stesso che negli ambienti in cui vive; i templi scintoisti vengono tenuti sempre impeccabilmente puliti dai sacerdoti.
Per quanto riguarda i matsuri, che sono le feste dedicate alle divinità, in questi giorni il fedele scintoista prega nei templi, o nella propria casa. Per festeggiare le divinità, vengono allestiti banchetti, processioni e feste. I matsuri vengono organizzati dai templi o dalle comunità. Queste feste sono parecchie durante l'anno e vanno da quelle più importanti e nazionali a quelle dei piccoli paesi.
MUSICA
LO SHO














Lo sho () è uno strumento a fiato ad ancia libera (rappresenta l'equivalente giapponese dello sheng cinese, dal quale deriva), ed è composto da 17 canne di bambù di lunghezza diversa, con le quali si possono ottenere suoni di varie altezze. Appartiene alla famiglia degli organi a bocca.

Caratteristiche

La lunghezza delle varie canne non è legata a ragioni di praticità, bensì di estetica: lo strumento ha infatti un aspetto simmetrico definito "simile alle ali di una fenice".
Simili organi a bocca vengono utilizzato in molti paesi dell'Asia orientale e del Sud-est asiatico al fine di creare melodie; solo in Giappone esso viene utilizzato invece per produrre accordi ed è strumento tipico del gagaku (genere musicale).
Lo sho è oggetto di interesse di diversi compositori contemporanei: ad esempio Toru Takemitsu lo ha impiegato nella sua musica. L'organo a bocca giapponese appare anche nella colonna sonora di "Drawing Restraint 9", film di Matthew Barney, composta da Björk, nel quale lo sho rappresenta lo strumento caratteristico

L' OCARINA

E' uno strumento tipicamente giapponese consigliato a tutte le casalinghe dal ministero della salute giapponese per vincere la depressione.
L'ocarina è uno strumento a fiato di forma globulare allungata generalmente costruito in terracottaaerofonidel genere, genericamente noti anche come arghilofoni (quando costruiti in argilla), sono strumenti molto antichi e diffusi (con differenti fattezze) presso numerose civiltà arcaiche,










STORIA
LA REGINA HIMIKO





Himiko (卑弥呼175 circa – 248), ricostruito in *Pimiku (mandarino: Beimihu), era una regnante donna del regno Yamato, un antico stato situato nell'attuale regione di Yamato nel nord dell'isola Kyushu. Tracce su questa regina si trovano nel Wei Chih (Storia di Wei), una storia cinese dove facendo riferimento al più forte dei cento regni della Terra di Wa (l'attuale Giappone) si parla di questa regina sciamana nubile. La sua figura è attorniata dal mistero e nel Wei Chih si afferma che si occupava di magia e stregoneria e che dopo anni di guerre era riuscita ad ottenere il potere. Era sorvegliata da cento uomini e servita da mille donne e da un solo servitore, grazie al quale comunicava con il mondo esterno.Himiko nel 238 mandò un tributo all'imperatore cinese e così ottenne il riconoscimento ufficiale dell'Impero cinese.








GEOGRAFIA
MIGRAZIONI ED IMMIGRAZIONI

Principali comunità di oriundi giapponesi nel mondo
1,4 milioni (ca. 0,7% pop. totale)
1,2 milioni (ca. 0,4% pop. totale)
120.000 (ca. 0,12% pop. totale)
 Cina
115.000 (ca.0,02% pop. totale)
85.000 (ca. 0,3% pop. totale)
Nippo-canadesi
81.000 (ca. 0,3% pop. totale)
Nippo-peruviani
51.000 (ca. 0,08% pop. totale)
Nippo-britannici



Gli immigrati stranieri sono circa 1 milione di cui 650.000 sono residenti permanenti, gli immigrati sono in maggioranza coreani circa 700.000, seguono i cinesi con 150.000 individui poi filippini e brasiliani pochissimi invece gli europei.
I coreani arrivarono soprattutto negli anni Trenta in seguito alla guerra cino-giapponese in cui il paese del Sol Levante aveva conquistato la Corea.


SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
IL SUMO








IL Sumo è probabilmente lo sport più caratteristico del Giappone. Ha origine in tempi molto antiche, come modo d'intrattenimento per le divinità del scintoismo; ecco perché esso viene visto come una miscela unica tra sport e rituale. Vi sarà sicuramente capitato di vedere, come nella foto qui affianco, due lottatori di non certo longilinee fattezze, affrontarsi in una gara di lotta corpo a corpo. Teatro di questi 'scontri' è il dohyo, la zona di combattimento del Sumo.

I principali 
tornei nazionali (bashosono sei, ciascuno con 15 giorni di durata, tre tornei sono tenuti a 
Tokyo(gennaio, maggio e settembre), il resto ad Osaka (marzo), Nagoya (luglio) e Fukuoka (novembre). I lottatori sono conosciuti con il nome di rikishi ed elencati in una graduatoria detta banzuke, in cima troviamo il Yokozuna, il grande campione (gli attuali sono i due mongoli Asashoryu e Hakuho).

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