martedì 25 agosto 2015

A BEAUTIFUL MIND

A BEAUTIFUL MIND

CULTURA D'ESTATE 77


Vi chiederete: ma che ci dobbiamo fare con un film che parla di matematica, su un blog di letteratura.
La risposta è molto semplice: la scalata verso il successo, la genialità, è quella. Inoltre oggi vi introdurrò il discorso alle intelligenze, e vedrete che anche lo spazio per la letteratura ci sarà!

Il film di Howard, girato a colori nel 2001 negli USA, rappresenta cosa significa essere intelligenti, facendo comprendere che, a seconda del tipo di intelligenza, questa può portare ad essere infelici, e lo fa attraverso il nostro protagonista, Nash, che in seguito diverrà premio Nobel.
La vicenda è ambientata nel 1947 nell'Università di Priceton. Il giovane è scontroso: è spesso assente e non scambia neppure una parola con i compagni.
Il suo unico amico è Charles, compagno di stanza. L'ossessione che si impossessa di Nash è quella di avere un'idea davvero originale nel campo della matematica.
Riesce nell'intento: a ventidue anni, con la tesi sull'equilibrio, arrivando fin dove non era giunto Smith, il famoso economista.
Nash è ora richiesto come ricercatore.
Sono gli anni della guerra fredda, e lui,  grande mente, finisce per essere impiegato in ambito bellico, una missione segreta consistente nel decifrare messaggi in codice.
Lo stress è tanto e Nash non regge: tutte le belle cose che gli fossero capitate in vita ora apparivano a lui come proiezioni della sua mente.
Gli viene diagnosticata una malattia mentale.
Si possono decifrare i codici, ma non ssempre gli esseri umani, e mai, fino ad ora, si è riuscito a decifrare la vita stessa. Nash, per quanto intelligente, non poteva farcela.
Egli, tuttavia, impara a convivere con la malattia finché non riceve il tanto agognato Nobel per l'economia, nel 1994.
Il discorso legato alla vita di Nash si ricollega con le applicazioni del modello di Gardner studiato in psicologia.
Il modello, infatti, affermava l'esistenza effettiva di diversi tipi di intelligenza, che sono:
1) Linguistico verbale
2) Logico matematica
3) Spaziale
4) Cinestetico corporea
5) Musicale
6) Interpersonale
7) Intrapersonale
8) Naturalistica
9) Esistenziale
Nella vita è importante dar sempre la giusta importanza ad ogni cosa.
Se ciò non viene fatto se ne pagano le conseguenze, come nel caso del nostro protagonista.
Bisogna trovare un equilibrio, certo non facile, ma che possa essere personalizzato per ognuno di noi, per coniugare al meglio questi nove tipi di intelletto.
La personalizzazione, per Nash, è andata storta: un matematico senza una cultura umanistica è pericoloso, e viceversa, stesso discorso per le altre tipologie di intelligenza, le quali non possono essere confuse: non si può analizzare scientificamente il processo di pittura di un quadro impressionista, perché lì sarebbero due: o la scienza lascia soluzioni senza senso, o lascia l'analisi incompleta.
Una persona che confonda le intelligenze avrà una malattia mentale, come Nash, nella nostra cultura comunemente diffusa, nonché nell'immaginario collettivo, una persona che abbia malattie mentali è un pazzo, e a proposito Edgar Allan Poe dice: "Quando un pazzo mostra segni di normalità, credete, è gran tempo di mettergli la camicia di forza.

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