domenica 2 agosto 2015

CULTURA D'ESTATE 55

AFORISMI E RIFLESSIONI

CULTURA D'ESTATE 55

Buongiorno a tutti, cari lettori! Iniziamo subito...

1)L'arte non è lo studio della realtà positiva, ma la ricerca della realtà ideale.
G. Sand

Buona questa frase. Proseguendo per in nostro cultura d'estate aforismi e riflessioni stiamo, l'ho già detto, rianalizzando vecchie cose, già dette, ma analizzate sempre verso punti di vista differenti.
Dunque, l'abbiamo fatta la differenza tra reale e ideale, positivo e negativo lo sapete, benissimo, l'arte, essendo di questo mondo e sempre o quasi concreta: un quadro lo possiamo toccare, allora non ci sarà difficile pensare che l'arte cerca di coniugare reale ed ideale.

2) Perdere la fanciullezza è perdere tutto. E' dubitare. E' vedere le cose attraverso la nebbia fuorviante dei pregiudizi e dello scetticismo
BORIS PASTERNAK

Non a caso l'autore di questa frase ha vinto il nobel per la letteratura, anche se lui lo rifiutò, perché il regime dell'URSS fece pressioni perché lui lo rifiutasse. Lo vinse grazie al Dottor Zivago, importantissimo libro, ognora apprezzato, che è stato molto transposto cinematograficamente. L'altro caso di rifiuto del nobel, e poi  non ve ne sono stati altri, solo questi due, è stato con Jean-Paul Sartre, che ssi è rifiutato in quanto: "Un uomo può essere giudicato solo dopo la sua morte", perché, certo, pensiamoci, i nobel avrebbero più senso così, uno scrittore fa sempre in tempo a rovinarsi ed infangare il nobel. Pensate se Hitler fosse stato fisico e avesse vinto il nobel per la fisica, dopodiché avrebbe inventato macchine strampalate per la tortura delle minoranze, vi pare logico? Non per nulla molti dei più grandi sono stati apprezzati solo dopo la loro morte. Penso ad Edgar Allan Poe, penso a Wolfgang Amadeus Mozart e a tanti altri.
Torniamo alla frase, comunque, Perdere la fanciullezza è perdere tutto, si dice. L'abbiamo detto: quando siamo bambini possiamo un po' di tutto con la nostra fantasia, il concetto lo abbiamo ribadito poco fa, forse addirittura ieri. Dunque le cose, senza un occhio amico che ci dica le cose che vede un bambino quando noi osserviamo un albero, avremo un cumulo di nebbia a coprire quelle cose, nebbia oltre la quale il nostro occhio non può andare, e non fanno certo da fendinebbia i pregiudizi e lo scetticismo.

A domani per l'ultima puntata di AFORISMI E RIFLESSIONI!

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