sabato 15 agosto 2015

L'ATTIMO FUGGENTE

L'ATTIMO FUGGENTE

CULTURA D'ESTATE 67



L'attimo fuggente è un film famosissimo dove si parla di letteratura. E come poteva sfuggirci a noi di schegge di ghiaccio vivo questo film? Anzitutto: è passato un anno esatto dalla morte di Williams, l'attore principale, nonché il professore.
Farò un breve commento al film per ricordare le vicende più importanti a chi lo ha visto tempo fa. E spero di invogliare chi non l'avesse visto a vederlo.

Il film di Weir risale ormai al 1989 e il titolo originale già ci dice molto delle tematiche trattate dalla pellicola: "Dead Poet Society".
Il film è volto a risvegliare l'interesse e la passione degli studenti, anzitutto er la materia oggetto di studi svolta in maniera informale e certo anticonformista, tutto per arrivare a realizzare sogni e aspirazioni.
Un film, come altri, maleducato, per molti, in cui le convenzioni sociali diffuse in tutto il mondo sono ostacoli da eludere senza fermarsi a pensarci su una volta di più.
Ma la scuola in questione non è tutta conforme alle idee di Keating, l'eccentrico professore di letteratura che insegna i concetti sopra elencati.
E questa compagnia di poeti venutasi a formare presto viene allo scoperto e viene messa al bando.
Un alunno viene duramente unito dai suoi genitori per il suo comportamento.
Dopo aver visto cehe significa salire sulla cattedra e veder tutto da un'altra prospettiva ciò non ppotevaa proprio esser sopportato da questo ragazzo, che non ha esitato a suicidarsi.
Keating viene espulso dalla scuola, ma gli alunni dimostrano che esce vincitore, e qui il sogno di tutti i professori, nonché scena divenuta celeberrima: un alunno si alza sul suo tavolo, e, nonostante la presenza del supplente di letteratura, urla: "O capitano, capitano, mio capitano!" in riferimento alla poesia di Whitman studiata durante il corso dell'anno. Tutti gli altri alunni ne seguono l'esempio.
Keating insegna: i limiti della vita ci sono sempre, e bisogna saggiamente identificarli. La vita è più preziosa, e conservarla significa poter riprendere i propri progetti in futuro.
La storia è costellata di grossi errori, poi individuati più avanti, ma è importante fermarsi al momento giusto: il seme sarà stato gettato.

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